AGI - La vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris farà oggi la sua prima apparizione pubblica dopo che il presidente in carica Joe Biden ha annunciato il ritiro per la corsa a un secondo mandato e il suo sostegno alla stessa Harris come candidata del Partito democratico. Secondo il 'Washinghton Post', Harris parlerà dal prato della Casa Bianca durante un evento dell'organizzazione sportiva Ncaa-National Collegiate Athletic Association, in programma per le squadre vincenti della stagione 2023-2024.
Harris parlerà alle 11.30 ora di Washington (le 17.30 in Italia) in occasione della cerimonia fissata da tempo per celebrare le squadre sportive che hanno vinto gli ultimi campionati universitari.
Mercoledì la riunione Democratici per scegliere il candidato
Si riunirà mercoledì prossimo alle 14 ora locale il Comitato per le regole della convention nazionale democratica per discutere come scegliere il nuovo candidato alla presidenza degli Stati Uniti dopo il ritiro dalla corsa annunciato ieri presidente in carica Joe Biden. L'incontro - riferisce il Washington Post - sarà trasmesso in diretta sul canale YouTube del Comitato nazionale democratico. Il presidente Jaime Harrison ha assicurato che la procedura sarà "trasparente e ordinata".
Obama snobba Harris e chiede le primarie. C'è un terzo nome?
Kamala Harris vuole candidarsi
La vicepresidente Kamala Harris ha dichiarato di volersi candidare alla presidenza, lo scrive il New York Times. "Sono onorata di avere l'appoggio del Presidente e la mia intenzione è quella di guadagnarmi e vincere questa candidatura", ha dichiarato. "Mancano 107 giorni al giorno delle elezioni. Insieme, combatteremo. E insieme vinceremo". "Farò tutto ciò che è in mio potere per unire il Partito Democratico" e sconfiggere Donald Trump. Si chiude cosi' la nota diffusa da Kamala Harris con cui accetta di candidarsi al posto del presidente uscente nella corsa alla Casa Bianca.
Ecco il testo integrale della sua nota."A nome del popolo americano, ringrazio Joe Biden per la sua straordinaria leadership come Presidente degli Stati Uniti e per i suoi decenni di servizio al nostro Paese. La sua notevole eredita' di risultati non ha eguali nella storia americana moderna, superando l'eredita' di molti Presidenti che hanno svolto due mandati."E' un profondo onore servire come suo Vicepresidente e sono profondamente grato al Presidente, al dottor Biden e a tutta la famiglia Biden. Ho conosciuto il Presidente Biden grazie a suo figlio Beau. Eravamo amici fin dai tempi in cui lavoravamo insieme come procuratori generali dei nostri Stati. Mentre lavoravamo insieme, Beau mi raccontava storie su suo padre. Il tipo di padre e il tipo di uomo che era. E le qualità che Beau venerava in suo padre sono le stesse qualità, gli stessi valori, che ho visto ogni singolo giorno nella leadership di Joe come Presidente: La sua onestà e integrità. Il suo grande cuore e il suo impegno verso la fede e la famiglia. E il suo amore per il nostro Paese e per il popolo americano."Con questo atto altruistico e patriottico, il Presidente Biden sta facendo ciò che ha fatto in tutta la sua vita di servizio: mettere il popolo americano e il nostro Paese al di sopra di ogni altra cosa."Sono onorata di avere l'appoggio del Presidente e la mia intenzione è quella di guadagnarmi e vincere questa candidatura. Nel corso dell'ultimo anno ho viaggiato in tutto il Paese, parlando con gli americani della scelta più chiara in questa elezione epocale. Ed e' quello che continuerò a fare nei giorni e nelle settimane a venire. Farò tutto ciò che è in mio potere per unire il Partito Democratico - e unire la nostra nazione - per sconfiggere Donald Trump e il suo programma estremo del Progetto 2025."Mancano 107 giorni al giorno delle elezioni. Insieme, combatteremo. E insieme, vinceremo".
Il tetto di cristallo
La vicepresidente Kamala Harris potrebbe scrivere una nuova pagina della storia degli Stati Uniti se riuscirà a rompere il soffitto di cristallo e con l'appoggio di Joe Biden per candidarsi alla presidenza. Lo ha già fatto diventando, nel gennaio 2021, la prima donna, la prima afroamericana e la prima persona di origine asiatica a ricoprire la carica di vicepresidente del Paese. "Oggi voglio offrire il mio pieno appoggio e sostegno a Kamala come candidato del nostro partito quest'anno", ha dichiarato Joe Biden sul sito di social network X dopo aver annunciato il suo ritiro dalla campagna per la rielezione.
Già nel marzo 2023, Biden aveva dichiarato che il suo vicepresidente aveva "infranto un soffitto di vetro dopo l'altro". Si è anche assicurato l'appoggio dell'ex presidente Bill Clinton e di sua moglie, l'ex segretario di Stato Hillary Clinton. "Faremo tutto il possibile per sostenerla" perchè "nulla ci preoccupa di piu' per il nostro Paese della minaccia rappresentata da un secondo mandato di Trump. Ha promesso di essere un dittatore fin dal primo giorno", hanno dichiarato in un comunicato.
La nomina potrebbe arrivare a inizio agosto
La convention online prevista per la prima settimana di agosto, dieci giorni prima dell'evento in programma a Chicago, Illinois, potrebbe diventare l'appuntamento che può sancire la candidatura ufficiale di Kamala Harris per le presidenziali di novembre. L'appuntamento era stato fissato nei mesi scorsi per un altro motivo: aggirare una legge che in Ohio ammetteva un candidato presidenziale solo se fosse stato ufficialmente nominato almeno novanta giorni prima del voto, in programma il 5 novembre. Ma la convention Democratica è in programma dal 19 al 22 agosto, fuori tempo massimo. Per questo motivo il partito aveva deciso di fissare una chiamata online con tutti i circa 4700 delegati, a cui sarebbe spettato il compito di ratificare la nomina di Biden, che ha stravinto le primarie in tutti gli Stati. Nel frattempo in Ohio è stata approvata una legge che spostava il termine a settembre, ma la chiamata è rimasta in calendario. Con l'uscita del presidente dalla corsa, l'appuntamento di inizio agosto può diventare quello decisivo per portare Harris, e un vice, alla convention ufficiale.
Chi è Kamala Harris
La 59enne vicepresidente racconta che da bambina manifestava per i diritti civili con il padre giamaicano, professore di economia, e la madre indiana, ricercatrice sul cancro al seno.
Nel 2019, questa donna californiana ha attaccato aspramente Joe Biden per essersi opposto in passato a una politica che prevedeva il trasporto in autobus degli scolari neri nelle scuole dei distretti bianchi per porre fine alla segregazione razziale. "La bambina (sull'autobus) ero io", ha detto. Questo sfogo non ha salvato la sua fallimentare campagna elettorale, che è stata interrotta ancor prima del primo voto delle primarie. Joe Biden l'ha poi invitata a unirsi a lui, esponendola agli attacchi del suo avversario repubblicano Donald Trump. Nel 2020, il repubblicano l'ha definita "mostro" e "donna collerica", termini che evocano stereotipi razzisti sulle donne di colore.
"La gioviale"
Dopo il dibattito del 27 giugno, il milionario 78enne l'ha nuovamente attaccata. Un pignolo dei soprannomi per prendere in giro i suoi rivali, Trump l'ha chiamata "Kamala la gioviale" perché ride a crepapelle, e il team della sua campagna elettorale l'ha descritta come un'irriducibile di sinistra. Laureata alla Howard University, fondata a Washington per accogliere gli studenti afroamericani, Kamala Harris è orgogliosa del suo percorso professionale, che incarna il sogno americano.
Dopo due mandati come procuratore distrettuale a San Francisco (2004-2011), è stata eletta due volte procuratore generale della California (2011-2017), diventando la prima donna e la prima persona di colore a capo dei servizi giudiziari nello Stato più popoloso del Paese.
Le critiche
È stata criticata per la sua pesante repressione dei reati, che secondo gli oppositori danneggiava le minoranze. Nel gennaio 2017 ha prestato giuramento al Senato a Washington, dove è diventata la prima donna dell'Asia meridionale e la seconda senatrice nera della storia. Una volta vicepresidente, ha dedicato il suo discorso di vittoria alle donne che hanno lottato per l'uguaglianza nel Paese. Nel 2022 Kamala Harris ha difeso con forza il diritto all'aborto, messo in discussione dalla Corte Suprema. "Alcuni leader repubblicani stanno cercando di usare la legge contro le donne: come osano dire a una donna cosa può o non può fare del proprio corpo?", ha dichiarato.
Gli scivoloni
All'inizio del suo mandato ha commesso alcuni errori su questioni di diplomazia e immigrazione. La stampa statunitense ha criticato il suo lavoro, ma i suoi sostenitori lo attribuiscono a pregiudizi sessisti. La rivista Vogue ha dovuto difendersi per aver scelto, poco dopo l'elezione, una foto della vicepresidente in scarpe da ginnastica per la copertina, invece di un ritratto più formale, che avrebbe dato maggiore risalto alla sua posizione. Coltiva un'immagine rilassata, con l'aiuto del marito Doug Emhoff, un avvocato ebreo che funge da "secondo gentiluomo". È una delle principali risorse della Casa Bianca nella lotta all'antisemitismo.