AGI - Le notizie di domenica 21 luglio sul conflitto tra Israele e Hamas, in diretta:
Ore 10:11 Netanyahu incontrerà Biden martedì a Washington - Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, incontrera' il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, a Washington nella giornata di martedi' alle ore 12:00 locali. Lo riferisce l'ufficio del premier dello Stato ebraico, che mercoledi' terra' un discorso davanti al Congresso in seduta congiunta. Netanyahu decollera' domani per gli Stati Uniti
Ore 9:53 Nuovi raid israeliani su Gaza, almeno dieci morti - Almeno dieci persone, tra cui donne e bambini, sono morte durante i nuovi raid aerei israeliani che hanno colpito ieri sera i campi profughi di Burej e di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia Anadolu, secondo la quale nei bombardamenti ha perso la vita il giornalista Moatasem Ghorab, che sarebbe il centosessantaduesimo cronista a perdere la vita dall'inizio del conflitto innescato dall'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre.
L'esercito israeliano, da parte sua, ha riferito in un comunicato di aver "effettuato operazioni selettive contro molteplici strutture militari" nel centro della Striscia dove erano stati rinvenuti "vari tipi di armi" e di aver scoperto nuove "infrastrutture terroristiche" nell'area di Rafah, a Sud del territorio palestinese, dove sarebbe stata eliminata una "cellula armata" che aveva affrontato le truppe di Tel Aviv. Le forze armate israeliane fanno sapere poi di avere localizzato e smantellato "tunnel terroristici e infrastrutture sotterranee" nella zona di Tal al Sultan, nei pressi di Rafah.
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, e' atteso domani a Washington, dove si rivolgera' a una sessione congiunta del Congresso americano senza aver ancora accettato la proposta di tregua con Hamas, mediata dagli Stati Uniti, che consentirebbe il rilascio degli ostaggi, come richiesto dalle famiglie
Ore 8:42 Usa distruggono drone Houthi nel Mar Rosso - Le forze statunitensi hanno distrutto un drone Houthi nel Mar Rosso. Lo riferisce l'emittente israeliana Kan. I ribelli filoiraniani dello Yemen, da parte loro, hanno affermato di aver attaccato una nave Usa nel Mar Rosso con missili e droni e di aver colpito "obiettivi importanti" nell'area di Eliat, in Israele, laddove le forze di Tel Aviv hanno annunciato di aver intercettato un missile scagliato dallo Yemen in direzione della localita'.
Ore 8:32 Houthi, attaccata nave Usa nel Mar Rosso - Gli Houthi hanno annunciato di aver attaccato una nave statunitense nel Mar Rosso con missili balistici e droni. Lo ha riferito il portavoce dei ribelli filoiraniani, Yahya Sarie, secondo quanto riportato dalla stampa israeliana. Sarie ha inoltre rivendicato l'attacco missilistico di stanotte a Eliat, sventato dalla contraerea israeliana, e ha promesso una risposta "enorme" alla "aggressione americano-britannico-israeliana contro il nostro Paese".
Ore 7:59 Iran condanna raid Israele in Yemen - Il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanaani, ha condannato i raid israeliani sullo Yemen paventando "un'escalation e un'espansione della guerra a seguito delle pericolose intemerate israeliane".
Ore 6:59 Israele colpisce depositi armi Hezbollah in Sud Libano - Un raid israeliano notturno ha colpito due depositi di armi di Hezbollah nel Sud del Libano. Lo riferiscono su Telegram le forze armate di Tel Aviv. I depositi della milizia sciita, a quanto riferito, contenevano razzi e altri armamenti.
Ore 5:59 Esercito Israele, intercettato missile da Yemen - L'Esercito israeliano ha reso noto di aver intercettato un missile terra-terra lanciato dallo Yemen verso Israele. Il missile non ha raggiunto lo spazio aereo israeliano ma le sirene sono scattate comunque per i frammenti dei missili intercettori, ha spiegato la Difesa di Tel Aviv.
Ore 5:07 Onu, profonda preoccupazione per rischio escalation - Il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, si dice "profondamente preoccupato per le notizie di attacchi aerei di oggi dentro e intorno al porto di Hodeida nello Yemen". Lo rende noto il suo portavoce. Guterres invita tutti gli interessati a "evitare attacchi che potrebbero colpire i civili e danneggiare le infrastrutture civili" e "rimane profondamente preoccupato per il rischio di un'ulteriore escalation nella regione e continua a esortare tutti a dare prova della massima moderazione".
Ore 2:40 Pentagono, Usa non coinvolti in raid nello Yemen - "Gli Stati Uniti non sono coinvolti nel raid israeliano nello Yemen". Lo ha dichiarato il Pentagono ad Al Arabiya.
Ore 2:00 Riad, non permetteremo violazione nostro spazio aereo - "L'Arabia Saudita non permettera' a nessuno di violare il suo spazio aereo". Lo ha dichiarato il portavoce del ministero della Difesa di Riad, Turki Al-Maliki. Ha inoltre evidenziato che "l'Arabia Saudita non ha alcuna relazione o partecipazione nel raid su Hodeida".
Ore 1:35 Houthi, 3 morti e 87 feriti in raid Israele su Hodeida - I ribelli Houthi hanno dichiarato che gli attacchi israeliani nello Yemen hanno causato la morte di tre persone e il ferimento di oltre 80. "Il bilancio delle vittime dell'attacco israeliano a Hodeida e' di tre martiri uccisi e 87 feriti", ha detto l'agenzia di stampa Saba, gestita dai ribelli Houthi, citando il ministero della Sanita'.
Ore 00:00 Raid di Israele in Yemen. Rischio escalation - Prima d'ora Tel-Aviv non aveva mai attaccato direttamente i ribelli Houthi nello Yemen, un Paese distante quasi 1800 chilometri dalle sue coste. È successo, dopo una riunione del gabinetto di sicurezza convocata all'ultimo, per giunta nello Shabbat ebraico, giornata durante la quale i fedeli, come i numerosi ministri osservanti del governo di Benjamin Netanyahu, sono tenuti ad astenersi dal lavoro e da numerose altre attività quotidiane.
I raid aerei israeliani, secondo vari media arabi, sono stati condotti con caccia F-35 e hanno colpito, come ha rivendicato Israele, "obiettivi militari": depositi di stoccaggio del petrolio e alcune infrastrutture elettriche di Hodeida, città portuale yemenita controllata dai ribelli.
Gli attacchi, hanno riferito testimoni del posto citati dai media arabi, sono durati almeno una decina di minuti e hanno provocato vasti incendi con almeno "80 feriti", di questi "molti ustionati gravi", secondo quanto riferito dal ministero della Sanità yemenita controllato dagli Houthi che tuttavia non ha menzionato morti.
Il raid rivendicato dall'Idf israeliano è stato definito come una ritorsione contro il "regime terroristico Houthi" responsabile di "centinaia di attacchi contro Israele" condotti negli ultimi mesi.
A scatenare la risposta israeliana, tuttavia, è stato soprattutto l'ultimo attacco (il primo mortale condotto sul suolo israeliano) messo a segno dai ribelli filo iraniani con droni scagliati contro Tel-Aviv, venerdì. Un attacco che ha provocato feriti e ucciso una persona nella Capitale.
Le prove raccolte, secondo gli esperti israeliani, dimostrano che il drone era di fabbricazione iraniana (un modello Samad-3) di buona fattura e capacità tanto da colpire molto vicino al consolato statunitense, l'ex sede dell'ambasciata statunitense a Tel Aviv. Prima di questo venerdì i droni o i missili degli Houthi contro Israele erano sempre stati intercettati. Ed è forse proprio questo il fattore che ha scatenato la ritorsione.
Mentre l'Idf continuava a indagare sulla defaillance del proprio sistema di sicurezza, il premier Netanyahu - dopo aver informato Washington - ha convocato in tempi record, in tarda mattinata, la riunione del gabinetto di sicurezza per dare il via libera a un "attacco mirato" contro "obiettivi militari" Houthi nello Yemen. Una rappresaglia in piena regola come anche Washington e Londra, nei mesi scorsi, hanno messo in atto dopo gli attacchi Houthi alle navi commerciali in transito nel Mar Rosso e nel Golfo di Aden, senza pero' mai riuscire a fermare la milizia sostenuta dall'Iran che di fatto controlla più della metà dello Yemen.