AGI - Un agente di polizia di Columbus, Ohio, ha sparato e ucciso una persona nel primo pomeriggio di oggi vicino alla sede della Convention repubblicana nel centro di Milwaukee. Lo hanno riferito due fonti delle forze dell'ordine di Milwaukee, citate dai media locali.
Secondo fonti delle forze dell'ordine di Milwaukee, che hanno chiesto di non essere identificate pubblicamente perchè non autorizzate a parlare pubblicamente delle indagini in corso, la sparatoria è avvenuta nei pressi di North 14th e West Vliet Street, a poco meno di un miglio dal perimetro di sicurezza della Convention nazionale repubblicana.
L'ufficio del medico legale della contea di Milwaukee ha confermato che un uomo adulto è stato ucciso in quel luogo e sta intervenendo.
Brian Steel, presidente del Fraternal Order of Police Capitol City, ha anche confermato che la polizia di Columbus è stata coinvolta in una sparatoria a Milwaukee. Steel ha affermato che nessun agente di Columbus è rimasto ferito nell'incidente. Secondo quanto riferito al Journal Sentinel di Milwaukee da diversi testimoni, l'uomo ucciso era molto conosciuto nel quartiere. Viveva in uno degli accampamenti di tende, era conosciuto con il soprannome Geova e si prendeva cura di un cane, un pitbull di nome Isis, hanno detto.
Il complotto iraniano
Nelle ultime settimane gli Stati Uniti hanno ricevuto informazioni di intelligence da una fonte umana su un complotto iraniano per tentare di assassinare l'ex presidente Donald Trump. Lo riferisce la CNN, citando persone informate sulla questione.
Secondo quanto riportato dalla CNN, non ci sono indicazioni che il ventenne che sabato ha tentato di assassinare Trump sia coinvolto nel complotto. L'Iran ha ripetutamente promesso di vendicare l'uccisione di Qassem Soleimani, capo della Forza Quds del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, ucciso in un attacco con droni ordinato da Trump.
Soleimani, 62 anni, è stato ucciso il 3 gennaio 2020 in un attacco aereo statunitense condotto da un drone MQ-9 Reaper. è stato colpito mentre viaggiava dall'aeroporto internazionale di Baghdad.
Un funzionario della sicurezza nazionale degli Stati Uniti ha affermato che i servizi segreti e la campagna elettorale di Trump erano stati informati della minaccia prima della manifestazione di sabato a Butler. "Il Secret Service ha appreso della minaccia crescente da questo flusso di minacce", ha detto il funzionario alla CNN.
"Il NSC ha contattato direttamente l'USSS a un livello senior per essere assolutamente sicuro che continuassero a monitorare le ultime segnalazioni. L'USSS ha condiviso queste informazioni con il responsabile e la campagna di Trump è stata informata di una minaccia in evoluzione. In risposta alla minaccia crescente, il Secret Service ha aumentato le risorse e i beni per la protezione dell'ex presidente Trump. Tutto questo è avvenuto in anticipo rispetto a sabato".L'Iran
L'Iran respinge le accuse: nessun complotto anti-Trump
L'Iran ha respinto nuovamente le accuse dell'intelligence americana, riportate dalla stampa Usa, secondo cui ci sarebbe stato un piano di Teheran per assassinare Donald Trump già alcune settimane prima dell'attentato di sabato scorso. "Respingiamo con fermezza qualsiasi coinvolgimento nel recente attacco armato contro Trump e le accuse secondo cui l'Iran aveva intenzione di portare avanti un'azione simile", si legge in una nota del portavoce del ministero degli Esteri iraniano Nasser Kananoi. "Queste accuse hanno motivazioni e obiettivi politici dannosi", secondo il diplomatico.
Le minacce iraniane a Trump non sono una novità: Teheran ha in programma un'azione legale contro Trump per il suo ruolo diretto nell'assassinio con droni a Baghdad del generale iraniano Qasem Soleimani nel 2020, comandante della Forza Al Quds, l'organismo esterno della Guardia rivoluzionaria iraniana. La Missione iraniana presso l'ONU - l'unico canale ufficiale iraniano sul suolo americano, poiché non ci sono relazioni diplomatiche - aveva già respinto ore prima le accuse, definendole "infondate" e "maliziose".
Secondo quanto dichiarato alla stampa da un alto funzionario della sicurezza nazionale statunitense, quando settimane fa i servizi segreti hanno scoperto il piano iraniano, la Casa Bianca ha avvertito del pericolo sia la campagna di Trump che i servizi segreti, che hanno adottato ulteriori misure per proteggere l'ex presidente. L'Iran ha invitato in numerose occasioni a "vendicare" la morte di Soleimani.
Il defunto presidente iraniano Ebrahim Raisi dichiarò due anni fa che la umma (la comunità musulmana) si sarebbe vendicata con le proprie mani se Trump non fosse stato processato per l'assassinio del generale. E anche l'anno scorso, il comandante delle forze aeree della Guardia rivoluzionaria, Amir Ali Hajizadeh, aveva dichiarato in un'intervista televisiva che "cerchiamo di uccidere Trump" per la morte di Soleimani.