AGI - "Ho solo pochi minuti, c'è l'Aula che mi sta aspettando per annunciare l'esito delle elezioni dei vice presidenti". Andava di fretta, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, riconfermata oggi sullo scranno più alto dell'emiciclo di Strasburgo con 562 voti, il 90% delle preferenze.
L'ennesimo record da aggiungere a una lista già parecchio lunga. La prima priorità che traccia Metsola parlando con un gruppo di giornalisti di agenzie internazionali, tra cui l'AGI, è "uscire dalla modalità crisi". Il Parlamento europeo "è un'istituzione molto flessibile, anche se le istituzioni europee tendono a non esserlo. Ma abbiamo imparato ad adattarci. È l'unico modo per sopravvivere", ha evidenziato.
Nella sostanza, per la leader popolare maltese il Parlamento Ue deve "continuare a essere un'Istituzione in grado di adattarsi al cambiamento. Considero gli ultimi cinque anni come un periodo in cui abbiamo dovuto reagire alle crisi".
"Siamo stati in una sorta di modalità di crisi per l'intero mandato. Penso che ora sia giunto il momento di sviluppare ciò che abbiamo imparato, come ci siamo adattati a un'emergenza sanitaria, come abbiamo reagito a uno scandalo di corruzione, quali misure abbiamo adottato? La maggior parte di queste misure entra in vigore oggi con il nuovo Parlamento, ed è il momento di vedere come verranno adattate in termini di formazione obbligatoria, denuncia di irregolarità e gestione interna", ha spiegato.
Il primo appuntamento importante della legislatura è in agenda già per dopodomani con il voto sulla conferma di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione europea. "La presidente designata sta lavorando duramente, incontrando i gruppi", ha indicato Metsola. Ma giovedi' gli eurodeputati non faranno sconti. "Si svolgerà un dibattito lungo, intenso e approfondito sugli orientamenti politici, dopodiché si voterà. È una prerogativa del Parlamento europeo che si svolge ogni cinque anni, ed è una cosa che faremo in modo molto efficace", ha confermato. Osservando l'arco dell'emiciclo è difficile non notare l'espansione della destra, con la nascita di due nuovi gruppi - Patrioti per l'Europa e l'Europa delle nazioni sovrane - che insieme accolgono 109 eurodeputati.
Ma Metsola non si mostra preoccupata. Anche perché da quella parte dell'aula le sono arrivate diverse preferenze. "Non c'è una differenza molto grande rispetto ai parlamenti precedenti. Ma significa anche la responsabilità di costruire maggioranze. In quanto membro eletto del Parlamento europeo nel mio Paese, devo fare qualcosa per i miei cittadini, proprio come ogni altro collega in quest'Aula deve fare qualcosa per i propri cittadini". Inoltre, "bisogna vedere come si voterà sulle varie questioni", ha evidenziato.
"Alla fine, abbiamo tutti una responsabilità nei confronti dei nostri cittadini: tra cinque anni dovremo tornare da loro per essere rieletti. Puoi creare fiducia solo se provi a unire e non a dividere. Di questo sono convinta ed è ciò su cui lavorerò", ha assicurato Metsola.