AGI - Ci sarà anche un nutrito manipolo di elettori italiani a decidere il futuro assetto del parlamento britannico. Gli italiani sono oggi la comunità più grande in Gran Bretagna, superando lo storico primato dei polacchi. Si parla di quasi 700 mila persone, il grosso delle quali concentrate a Londra. Non tutte hanno le carte in regole per votare per le elezioni legislative, ma tutti quelli che risultano regolarmente residenti possono votare per le cariche amministrative locali. Per votare alle politiche bisogna avere la cittadinanza (anche doppia, come nel caso di molti italiani) che si ottiene dopo almeno 5 anni quasi continuativi di permanenza nel Paese e al termine di un procedimento non difficile, ma economicamente oneroso e dall'esito non scontato.
L'Ons (Office for National Statistics), l'Istat inglese, nel 2021 ha censito 280 mila italiani, il 40% in più rispetto al 2016, l'anno in cui la Gran Bretagna votò per la Brexit. Circa la metà vive a Londra, dove gli italiani sono la nazionalità straniera più diffusa, davanti a India e Polonia. Ma non sono dati reali: secondo il Consolato Generale d'Italia, gli italiani registrati ufficialmente sono ancor più numerosi: 490 mila (a fine 2022, 366 mila a Londra) una discrepanza dovuta probabilmente al fatto che gli inglesi hanno contato solo i cittadini italiani nati nel Regno Unito. In Gran Bretagna non esiste lo Ius Soli: se nasce un bambino da genitori italiani, risulta all'anagrafe britannica come un italiano che vive nel Paese e solo la meta' degli italiani residenti nel Regno Unito vi è nato.