AGI - La presidenza ungherese dell'Unione europea è cominciata con una mossa inaspettata: la prima visita a Kiev del premier Viktor Orban, noto per le sue posizioni pro-russe e per essersi sempre opposto ai partner europei sugli aiuti all'Ucraina. "L'obiettivo della presidenza ungherese è contribuire a risolvere le sfide che attendono l'Unione europea. Ecco perché il mio primo viaggio è stato a Kiev", ha scritto Orban su Facebook sotto una foto in cui stringe la mano al presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
"Ho chiesto al presidente di considerare rapidamente la possibilità di un cessate il fuoco", che sarebbe "limitato nel tempo e consentirebbe di accelerare i negoziati di pace", ha dichiarato Orban, unico fra i leader dell'Unione europea a essere rimasto vicino al Cremlino anche dopo l'inizio dell'invasione russa dell'Ucraina nel febbraio 2022. Quanto alle proposte di Kiev, "richiedono molto tempo: sono lente e complicate a causa delle regole della diplomazia internazionale", ha affermato.
Zelensky ha "invitato l'Ungheria e il primo ministro Orban ad unirsi" agli sforzi compiuti "in vista dell'organizzazione di un nuovo vertice per la pace" da parte dell'Ucraina, dopo quello di giugno in Svizzera dove Kiev ha cercato di mobilitare quanti più Paesi possibile attorno alle sue proposte. Il leader ucraino aveva già rifiutato in passato l'idea di una tregua, ritenendo che Mosca ne avrebbe approfittato per rafforzarsi; il suo progetto prevede il ritiro totale delle truppe russe dal paese, inclusa la penisola di Crimea, annessa da Mosca nel 2014, e il pagamento dei danni causati dall'invasione nel febbraio 2022.
Il mese scorso, il presidente russo Vladimir Putin ha chiesto che le truppe ucraine abbandonassero il territorio nel sud e nell'est del paese se volevano un cessate il fuoco, richieste immediatamente respinte da Zelensky e descritte come un ultimatum "in stile hitleriano". Orban, che si è presentato a Kiev con l'auspicio di "lasciarci alle spalle le discussioni passate", ha rassicurato Zelensky che farà "il possibile per aiutare l'Ucraina". Lo ha anche ringraziato per l'onestà della conversazione e ha promesso di riferirne il contenuto al Consiglio dell'Unione europea "in modo che possano essere prese le necessarie decisioni europee".
Descrivendo la visita di Orban, Zelensky ha detto che sul tavolo c'erano "le priorità comuni europee e quanto sia importante portare una pace giusta in Ucraina e in tutto il Paese", e di aver chiesto di mantenere "a un livello sufficiente" gli aiuti militari versati dall'Europa a Kiev. Il premier si è sempre opposto a tali sostegni: nei mesi scorsi ha tolto all'ultimo momento un veto che bloccava un pacchetto da 50 miliardi. Grazie alla visita di Orban, ha detto Zelensky, "il rapporto tra Ucraina e Ungheria sarà completamente diverso"; anche il leader di Budapest aveva espresso in precedenza il desiderio di "migliorare" le relazioni bilaterali, rese complicate dalla presenza in Ucraina di un'importante minoranza ungherese. Proprio oggi il ministro degli Esteri ungherese Peter Szjjarto ha parlato al telefono con il suo omologo russo Serghei Lavrov per concordare sulla "necessità che Kiev garantisca incondizionatamente i diritti di tutte le minoranze nazionali che vivono nel Paese", ha scritto il ministero degli Esteri di Mosca.