AGI - La Croce Rossa ha accusato Israele di aver ucciso 22 persone in un bombardamento "con munizioni di grosso calibro" sulla sede dell'organizzazione umanitaria a Rafah. La denuncia, respinta dall'Idf, viene mentre le forze armate dello Stato ebraico sono impegnate nell'escalation militare con Hezbolah lungo il confine con il Libano.
Una tensione crescente che, secondo il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, non devono trasformare il Libano in "un'altra Gaza" innescando una catastrofe "oltre ogni immaginazione".
L'attacco israeliano nell'area di Al-Mawasi, non lontano da Rafah, avrebbe colpito una tendopoli intorno alle strutture della Croce Rossa. Poche ore prima Hamas aveva denunciato la morte di altre 30 persone in un attacco su un ospedale di Gaza City.
"Sparare così pericolosamente vicino alle strutture umanitarie mette a rischio la vita di civili e operatori", scrive la Croce Rossa su X.
L'esercito israeliano ha confermato di aver condotto operazioni "a nord e a sud del corridoio centrale della Striscia di Gaza" ma ha smentito di aver colpito la tendopoli.
Le operazioni attorno a Gaza hanno coinciso con l'intensificarsi delle ostilità lungo il confine libanese dopo che giovedì Hezbollah ha lanciato decine di razzi contro una caserma nel nord di Israele in rappresaglia per un attacco aereo costato la vita a un esponente del gruppo terroristico sciita.
In risposta ieri aerei israeliani venerdì hanno colpito una "struttura militare di Hezbollah nell'area di Khiam, una postazione militare di Hezbollah nell'area di Meiss El Jabal, e infrastrutture terroristiche di Hezbollah nelle aree di Taybeh e Tallouseh nel sud del Libano".
Gli esperti sono divisi sulla prospettiva di una guerra più ampia, dopo che l'esercito israeliano ha fatto sapere che i piani per un'offensiva in Libano sono stati "approvati e convalidati".
Il capo di Hezbollah Hassan Nasrallah ha detto che "nessun posto" in Israele "sarebbe risparmiato dai razzi" in caso di allargamento del conflitto. Una minaccia che ha esteso anche alla vicina Cipro, paese membro dell'Unione europea, accusato di prestare aiuto logistico all'aviazione israeliana.
Denunciando la "retorica bellicosa" di entrambe le parti, il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ha riconosciuto che il rischio di una guerra totale è reale.
"Una mossa avventata - un errore di calcolo - potrebbe innescare una catastrofe che va ben oltre il confine e, francamente, oltre l'immaginazione", ha detto.
Da parte sua una fonte dell'amministrazione Biden, citata dalla Cnn, ha assicurato che Washington darebbe tutto il proprio sostegno a Israele in caso di guerra contro Hezbollah, pur escludendo categoricamente l'invio di truppe sul campo.