AGI - Il premier uscente e candidato della maggioranza presidenziale alle legislative anticipate del 30 giugno e 7 luglio, Gabriel Attal, ha presentato il programma elettorale nel corso di una conferenza stampa intitolata "Il giorno dopo". È altissima la posta in gioco per Renaissance, il partito del presidente Emmanuel Macron, e i suoi alleati, riuniti sotto la bandiera "Ensemble pour la Rèpublique", in un contesto politico caotico e incerto, in cui nessuno è in grado di prevedere la composizione della futura Assemblea Nazionale. Nel tentativo di convincere i cittadini, Attal si è fatto il portavoce di un programma molto ampio, che spazia dall'immigrazione alla sicurezza, dalle misure per i giovani alla transizione ecologica.
"Mai un voto ha avuto così tante conseguenze", ha insistito il primo ministro, attaccando le opposizioni; ha criticato la soluzione di "compromesso" rappresentata dal Nouveau Front Populaire e l'incertezza, la "nebbia" che avvolge il partito di Marine Le Pen. Questi i punti salienti del programma della maggioranza presidenziale.
- POTERE DI ACQUISTO: Attal ha promesso una riduzione significativa delle bollette elettriche per i francesi - del 15% - grazie alla riforma del mercato elettrico europeo. Per il settore abitativo, ha difeso la sua promessa di abolire le spese notarili per gli acquirenti della prima casa fino a 250 mila euro.
"Questo aumenterà il potere d'acquisto della classe media di 15 mila euro", ha sottolineato il premier. Il programma prevede anche un'estensione della garanzia di affitto per i giovani. Per quanto riguarda le famiglie con figli, il materiale scolastico potrà essere acquistato in gruppo per diminuire i costi. Per gli anziani, ha annunciato l'introduzione di un programma di assicurazione sanitaria a 1 euro e la rivalutazione delle pensioni, indicizzate all'inflazione. Ha poi ribadito una "regola d'oro di bilancio", promettendo di sancire per legge il fatto che le tasse non aumenteranno. "Guadagnare di più e spendere di meno": Attal ha difeso il bilancio della maggioranza sui tagli alle tasse dal 2017. Se "gli estremi" vincono le elezioni legislative, invece, "aumenteranno", ha avvertito il titolare di Matignon.
LAVORO: Il governo uscente intende incoraggiare le aziende a pagare più bonus ai propri dipendenti, aumentando il tetto del "bonus Macron" dagli attuali 6 mila euro a 10 mila, a determinate condizioni. Questo bonus di condivisione del valore potrebbe anche essere pagato mensilmente. Il Primo Ministro non vuole "lasciare nessun dipendente bloccato sul salario minimo per il resto della sua vita". Si oppone quindi alla proposta del Nouveau Front Populaire di aumentare il salario minimo a 1.600 euro netti, una promessa che secondo lui distruggerebbe "500 mila posti di lavoro" in Francia. Attal sostiene invece una riduzione degli oneri per i salari bassi al di sopra del salario minimo. Infine, lo schieramento presidenziale si impegna a sviluppare la settimana di quattro giorni nelle aziende per consentire "ai dipendenti che non possono fare telelavoro di beneficiare di un giorno libero in più".
- SICUREZZA: Il Primo Ministro insiste sull'importanza di rafforzare la sicurezza e sui pericoli dell'approccio lassista sostenuto, a suo avviso, dal Nuovo Fronte Popolare. Per queste elezioni legislative, il campo presidenziale annuncia "sanzioni e azioni penali immediate e più dure" per i giovani delinquenti nei casi più gravi. "Rivedremo la scusa della minorità per i giovani delinquenti per spezzare il ciclo della recidiva e il senso di impunità", ha insistito Attal. Col suo schieramento politico vuole garantire una scuola della Repubblica "intransigente" sulla laicità e "riaffermare l'autorità dell'insegnante", mentre i giovani devono essere "più protetti dai social network". Ha anche prospettato un reclutamento massiccio di forze di polizia. Infine tutti i permessi di soggiorno a lungo termine saranno subordinati alla padronanza della lingua francese e al rispetto dei valori repubblicani. In caso contrario, la maggioranza spiega che i prefetti potranno ritirare il permesso di soggiorno.
TRANSIZIONE ECOLOGICA: Per affrontare la "sfida esistenziale" del riscaldamento globale, la maggioranza vuole un'ecologia "per tutti". Dopo aver ribadito il proprio sostegno allo sviluppo dell'industria nucleare per realizzare un'economia a zero emissioni, Attal ha spiegato di volere la costruzione di 14 nuovi reattori nucleari. Tutti i francesi dovrebbero avere accesso alle auto elettriche: verranno immessi sul mercato un massimo di 100 mila veicoli puliti a 100 euro al mese, con l'obiettivo di rispettare la decisione europea di vietare la vendita di veicoli a combustione interna entro il 2035. Il partito presidenziale si impegna a eliminare "gradualmente" la plastica monouso e a sviluppare l'economia circolare. Negli ultimi sette anni, la maggioranza al governo ha ridotto le emissioni di gas serra del 20%. L'obiettivo dichiarato è un taglio del 55% entro il 2030, rispetto al 1990; concretamente significa una riduzione di un ulteriore 20% da qui al 2027, mantenendo il tasso senza precedenti raggiunto lo scorso anno (-6%).
FRANCIA NEL MONDO: Attal ha avvertito che l'estrema destra al potere significherebbe "l'inizio della Frexit" e che "l'Unione Europea si fermerebbe". Uno scenario respinto con forza dalla maggioranza presidenziale per quanto riguarda il posto della Francia in Europa e nel mondo. Il premier ha paventato il "rischio di sottomissione alla Russia" e messo in guardia dalle conseguenze di cambio di rotta diplomatica, come "la fine di gran parte del sostegno all'Ucraina". Ha assicurato che la Francia rimarrà nella NATO e che il deterrente nucleare sarà mantenuto. In questa prospettiva il bilancio militare sarà raddoppiato entro il 2030, in conformità con la legge di programmazione militare, proprio per "far fronte alle nuove minacce e per far sì che la Francia e la sua voce unica siano rispettate nel concerto delle nazioni". Infine la diplomazia resterà al servizio dei "nostri connazionali in Francia e all'estero", ha assicurato Attal, proponendo di continuare a semplificare e dematerializzare le procedure di stato civile per i cittadini francesi all'estero.