AGI - Stretto tra la guerra contro Hamas a Gaza, la tensione crescente al nord con Hezbollah e i contrasti interni alla coalizione di estrema destra, mentre nel Paese si moltiplicano le proteste popolari, l'indebolito premier israeliano Benjamin Netanyahu ha strigliato i suoi alleati, esortandoli a "darsi una calmata" e smetterla con le "inutili beghe politiche". "Siamo in guerra su diversi fronti e dobbiamo affrontare grandi sfide e decisioni difficili. Chiedo pertanto con forza che tutti i partner della coalizione si diano una calmata e siano all'altezza della situazione", ha affermato in un video-messaggio. "Questo non è il momento della politica meschina...Dobbiamo tutti concentrarci esclusivamente sui compiti che abbiamo davanti", ha proseguito, esortando i partiti di governo a "mettere da parte qualsiasi altra considerazione e interesse" e a "restare uniti". Di fronti aperti il capo di governo ne ha parecchi, a cominciare da quello con i militari. Il portavoce delle forze armate, Daniel Hagari, ha affermato pubblicamente che Hamas non si può distruggere - "l'idea è come gettare sabbia negli occhi della gente" - sconfessando la linea del governo ribadita più e più volte da Netanyahu per giustificare il mancato accordo finora con il gruppo palestinese che salvi gli ostaggi nella Striscia (sempre meno quelli in vita, stando alle indiscrezioni del Wall Street Journal sono ormai solo 50).
ELIMINATED: A Leading Hamas Sniper and Nukhba Forces Commander who Participated in the Oct. 7 Massacre
— Israel Defense Forces (@IDF) June 20, 2024
IAF aircraft conducted a precise and targeted strike to eliminate the Hamas terrorist Ahmed Hassan Salame Alsauarka in the area of Beit Hanoun in northern Gaza.
Alsauarka was… pic.twitter.com/OopAWl5HYl
La valutazione, basata su una combinazione di intelligence israeliana e statunitense, pone il numero degli ostaggi deceduti a 66, un numero molto più alto di quanto Israele abbia pubblicamente confermato. L'esercito israeliano (Idf) ha confermato la morte di 41 ostaggi ancora prigionieri, sulla base dell'intelligence e dei risultati ottenuti dalle truppe che operano a Gaza. Parlando al Wall Street Journal, il capo del team medico del Forum sugli ostaggi e le famiglie scomparse, Hagai Levine, ha affermato che c'è motivo di essere "estremamente preoccupati". "Sembra che ogni settimana sempre più ostaggi muoiano, siano in pericolo o si ammalino gravemente", ha detto. Il Wall Street Journal aggiunge che sia l'ufficio del primo ministro che l'Idf hanno rifiutato di commentare la stima.
Rapporti tesi anche con l'estrema destra guidata dai ministri Bezalel Smotrich e Itamar Ben-Gvir: il leader di Otzma Yehudit ieri è stato accusato dal Likud, il partito di Bibi, di aver divulgato "segreti di Stato" dopo che è circolata la notizia secondo la quale Netanyahu si sarebbe offerto di condividere delicati briefing sulla sicurezza (Ben-Gvir da tempo chiede maggiore potere decisionale sullo sforzo bellico e le pressioni sono aumentate dopo l'uscita di Benny Gantz dal governo di unità, tanto da costringere il premier a smantellare il gabinetto di guerra) in cambio del suo sostegno al controverso progetto di legge sulla nomina dei rabbini municipali. Una normativa, richiesta dallo Shas, che all'ultimo minuto il premier ha ritirato facendo arrabbiare i partiti ultraortodossi. Ad alimentare lo scontro tra haredi e Likud ha contribuito ieri il ministro dell'Economia Nir Barkat annunciando che non sosterra' un altro controverso disegno di legge che riguarda l'esenzione dei giovani ultraortodossi dalla leva obbligatoria.
Non va meglio con il tradizionale alleato sull'altra sponda dell'Atlantico: la Casa Bianca ha confermato che domani il consigliere per la sicurezza nazionale Usa, Jake Sullivan, incontrerà il suo omologo israeliano Tzachi Hanegbi e il ministro degli Affari strategici Ron Dermer. Il faccia a faccia è un tentativo di far scemare la tensione dopo il picco dei giorni scorsi. A Washington non è piaciuto affatto il videomessaggio in inglese diffuso dal premier Benjamin Netanyahu nel quale quest'ultimo ha apertamente accusato l'amministrazione Biden di bloccare le spedizioni di armi, usando toni molto duri. Gli Usa hanno risposto annullando un incontro di alto livello sull'Iran, mentre la delegazione israeliana era già in volo per Washington.
US official tells me Biden’s team is enraged and frustrated over Netanyahu's video claiming the US is withholding military aid. Am told US has told Israelis Netanyahu’s video is inaccurate and out of line @ABC pic.twitter.com/bRZgoqnYL9
— Selina Wang (@selinawangtv) June 19, 2024