AGI - Il governatore democratico del Maryland, vicino a Washington, ha esercitato il suo diritto di graziare 175.000 condanne per uso di cannabis, rivendicando "la più grande grazia statale nella storia americana", un anno dopo la depenalizzazione della droga. Sebbene tre quarti degli americani vivano in uno stato in cui la cannabis è legale, non lo è ancora a livello federale.
A maggio, il Dipartimento di Giustizia sotto l'amministrazione del presidente Joe Biden ha pubblicato ufficialmente la sua raccomandazione di riclassificare la cannabis come una droga meno pericolosa di quella attuale. Come molti altri Stati, il Maryland ha votato un referendum nel novembre 2022 per legalizzare l'uso ricreativo e la vendita al dettaglio della cannabis, che è entrato in vigore il 1 luglio 2023.
Il primo governatore nero del Maryland, Wes Moore, ha firmato il decreto di grazia per 175.000 condanne precedenti al 2023 oggi durante una cerimonia. "Questo decreto è il più grande condono a livello statale nella storia americana e l'atto che stiamo compiendo insieme questa mattina avrà conseguenze dirette per decine di migliaia di cittadini del Maryland", ha dichiarato. L'indulto consente di riparare alle ingiustizie sociali e razziali, ha dichiarato il governatore, sottolineando che "la legalizzazione non riporta indietro l'orologio dei danni causati dalla guerra alla droga" negli Stati Uniti.
La legalizzazione "non cancella il fatto che i neri del Maryland hanno tre volte più probabilità dei bianchi di essere arrestati per possesso di cannabis", ha aggiunto, sottolineando le difficoltà di accesso al lavoro, alla casa o all'istruzione causate da una condanna penale. A nome del Last Prisoner Project, un'organizzazione che si batte per l'annullamento delle condanne inflitte in base a leggi ormai decadute, uno dei suoi leader, Jason Ortiz, ha accolto con favore le iniziative del Maryland per "riparare le storiche disparità razziali causate dalla proibizione della cannabis".
A livello federale, la cannabis rimane classificata come droga di categoria 1, per le sostanze considerate altamente coinvolgenti e prive di valore medico, come l'eroina, ma il Dipartimento di Giustizia ha raccomandato di spostarla nella categoria 3, per le sostanze con un rischio di dipendenza da moderato a basso. È il caso, ad esempio, di alcuni farmaci a base di codeina. "Nessuno dovrebbe essere in prigione solo per aver usato o posseduto marijuana, punto e basta", ha dichiarato il presidente Joe Biden in un video pubblicato a maggio.
Nell'ottobre 2022, il democratico ha annunciato una serie di misure per cancellare le condanne federali delle persone punite per semplice possesso di cannabis, eliminando così gli ostacoli che possono aver incontrato in termini di accesso al lavoro o all'alloggio. Ha inoltre invitato le autorità sanitarie e giudiziarie a ripensare le sanzioni associate alla marijuana. Nel 2020 e nel 2022, la Camera dei Rappresentanti, allora dominata dai Democratici, ha approvato una proposta di legge per rimuovere la cannabis dall'elenco federale delle droghe pericolose, ma è stata osteggiata dal Senato.