AGI - Non è tema all'ordine del giorno - alla cena dei leader - ma per chi avesse una venale curiosità ecco quanto guadagnano i vertici delle Istituzioni Ue. La presidente della Commissione europea ha uno stipendio lordo di 26.971 euro al mese. Guadagnerà probabilmente la stessa cifra del presidente della Commissione (26.971 euro al mese) anche l'erede di Charles Michel alla presidenza del Consiglio europeo. L'Alto rappresentante per la Politica estera e di difesa ha una paga mensile di poco inferiore: 24.994. Lo stipendio base - spiega Euronews - prevede anche benefici e indennità che potrebbero, in linea di principio, raddoppiare il pagamento che arriva ogni mese sui conti dei titolari della carica, a seconda che abbiano un coniuge o figli a carico.
Salvo colpi di scena la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, dovrebbe ottenere il via libera per il secondo mandato - informalmente - già questa sera alla cena informale dei capi di Stato e di Governo dell'Ue. La leader tedesca, spitzenkandidat del Ppe, dovrebbe aver vinto anche le resistenze del presidente francese, Emmanuel Macron (liberale), dopo l'incontro all'Eliseo di mercoledì, e del cancelliere tedesco (socialista), Olaf Scholz, dopo l'incontro al G7 di Borgo Egnazia.
Entrambi concordano sul fatto che "si andrà avanti rapidamente e in modo efficiente" nella riunione di questa sera. La cena è prevista per le 18. Von der Leyen e la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, (anche lei in lizza per la riconferma) parteciperanno solo alla prima parte, in cui verrà analizzato l'esito delle elezioni europee. Lasceranno il tavolo quando i Ventisette entreranno nel vivo del dibattito sulle nomine apicali.
Le altre due caselle da riempire sono la presidenza del Consiglio europeo e l'incarico di Alto rappresentante dell'Ue per la Politica estera. Per la prima è in pole l'ex premier socialista portoghese, Antonio Costa. Sostenuto anche dall'attuale governo di Lisbona guidato dai popolari. Per il ruolo di capo della diplomazia europea viene indicata la premier estone, Kaja Kallas. Sulla liberale baltica regge ancora qualche dubbio sul rischio che si focalizzi solo sull'Est Europa e sull'Ucraina in particolare, tralasciando il Sud che è altrettanto importante per buona parte dei Ventisette. Lei dovrebbe aver pero' gia' fornito garanzie in merito durante i primi colloqui informali avuti con i suoi omologhi.