A Hong Kong c'è sempre meno libertà (secondo la Ue)

AGI - L'Unione europea segnala il "continuo deterioramento delle libertà fondamentali a Hong Kong". Nella 26esima relazione annuale della Commissione europea e dell'Alto rappresentante al Parlamento europeo e al Consiglio vengono in particolare criticati gli effetti della riforma elettorale e della legge sulla sicurezza nazionale. La riforma elettorale dei consigli distrettuali, adottata il 6 luglio, ha ridotto drasticamente il numero dei membri eletti direttamente a meno di un quinto. Secondo la legge modificata, i candidati devono passare attraverso un ampio processo di valutazione. Alla fine, nessun candidato pro-democrazia si è qualificato. I partiti di opposizione non sono stati in grado di organizzare eventi di raccolta fondi. Le elezioni del Consiglio distrettuale si sono svolte il 10 dicembre e hanno registrato un tasso di affluenza alle urne storicamente basso, evidenzia la Commissione.

Per la prima volta la legge sulla sicurezza nazionale è stata applicata a livello extraterritoriale. Le autorità di Hong Kong hanno emesso una lista di ricercati contro gli attivisti di Hong Kong residenti all'estero e hanno imposto taglie a 13 attivisti auto-esiliati per presunta collusione con Paesi stranieri o elementi esterni. Sono proseguiti i processi avviati contro attivisti, sostenitori e politici pro-democrazia ai sensi della legge sulla sicurezza nazionale e della legislazione correlata. Le udienze nei casi dei 47 attivisti pro-democrazia che avevano partecipato alle elezioni primarie nel 2021 sono iniziate a febbraio e si sono concluse all'inizio di dicembre.

Il processo Stand News con accuse ai sensi della legge sulla sedizione dell'era coloniale contro due ex caporedattori del disciolto organo di stampa indipendente è stato interrotto a novembre e rinviato alla primavera del 2024. Il processo per la sicurezza nazionale contro l'imprenditore dei media e sostenitore della democrazia Jimmy Lai è iniziato il 18 dicembre. Il calendario delle udienze per il processo contro l'Alleanza di Hong Kong a sostegno dei movimenti patriottici democratici in Cina, tra cui l'attivista Chow Hang-tung, non era stato annunciato entro la fine del 2023. Al contrario, il 2023 ha visto segnali promettenti di progressi sui diritti delle persone LGBTI+ a Hong Kong, portati avanti principalmente dalla magistratura.