AGI - Sulla guerra fra Russia e Ucraina, l'Ungheria ha "una posizione diversa da quella della maggioranza dei Paesi della Nato", e, quindi, non parteciperà all'impegno dell'Alleanza Atlantica a sostegno di Kiev. Come ha spiegato lo stesso primo ministro Viktor Orban, il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha assicurato che Budapest non verrà forzata ma in cambio non porrà un veto quando, al vertice di Washington del mese prossimo, verrà deciso l'aumento dell'impegno dell'Alleanza. Durante una conferenza stampa congiunta, Orban e Stoltenberg hanno illustrato quanto concordato.
Da quando Stoltenberg è segretario generale, ha premesso Orban, "la cooperazione fra Nato e Ungheria è diventata più forte, 1.300 militari ungheresi sono impegnati in missioni dell'Alleanza e la nostra spesa per la difesa supera il 2%. Siamo impegnati sia in Europa che in Africa e nell'Asia centrale: è il nostro contributo per rendere più forte la Nato che continuerà in futuro". Per quanto riguarda la guerra fra Russia e Ucraina, però, "la posizione dell'Ungheria è diversa da quella della maggior parte dei Paesi Nato: su come raggiungere la pace la nostra risposta è diversa. Riconosciamo che le opinioni sono diverse ma fortunatamente abbiamo sempre avuto la possibilità di esprimerci. L'Ungheria non ha la forza di cambiare le idee di tutti gli altri e quindi abbiamo detto chiaramente che non bloccheremo le scelte della Nato anche se sono diverse dalla nostra valutazione. Ma poichè la partecipazione all'impegno finanziario e militare per l'Ucraina deve essere volontaria, abbiamo avuto la garanzia che possiamo starne fuori senza essere forzati. La situazione è molto difficile e non è facile in questa situazione trovare le risposte appropriate, quando le decisioni devono essere prese con urgenza. Al vertice Nato saremo in grado di articolare la posizione ungherese: la partecipazione a un impegno per l'Ucraina può essere solo volontaria, anche nei prossimi momenti difficili che arriveranno", ha concluso il premier ungherese.
"Nei 75 anni della sua esistenza, la Nato ha sempre puntato a prevenire la guerra, e ha contribuito al mantenimento della pace in Europa. Al vertice di Washington sarà deciso il ruolo guida della Nato nel sostegno a Kiev. Orban - ha affermato Stoltenberg - non parteciperà a questi sforzi ma abbiamo messo a punto la modalità di come questo può accadere: il primo ministro mi ha assicurato che non bloccherà il nostro impegno". I 32 Paesi dell'Alleanza atlantica "hanno sempre dimostrato che è possibile trovare una strada comune per andare avanti insieme. Non è un obbligo Nato quello di partecipare con fondi o mezzi. Il ruolo della Nato diventerà quello di leader in Ucraina, ma se l'Ungheria non vuole partecipare non la forzeremo. Naturalmente, si impegna a non bloccare la decisione con il suo veto".
"La situazione è molto difficile - ha detto Orban - e non è facile in questa situazione trovare le risposte appropriate, quando le decisioni devono essere prese con urgenza. Al vertice Nato saremo in grado di articolare la posizione ungherese: la partecipazione a un impegno per l'Ucraina può essere solo volontaria, anche nei prossimi momenti difficili che arriveranno".