AGI - Il padre di uno degli ostaggi israeliani liberati ieri a Gaza dopo 8 mesi di prigionia era morto "di crepacuore" appena 24 ore prima di poterlo rivedere. Come ha fatto sapere la famiglia, Yossi Jan aveva aspettato disperatamente per tutti questi mesi di ricevere notizie del suo figlio 22enne Almog Meir Jan, che si trovava al festival musicale Nova quando fu rapito.
"Era in pena perchè temeva che Almog fosse nelle mani di assassini e per quello che stava passando", ha detto la sorella del padre all'emittente pubblica Kan. Nel corso di questi lunghi mesi, le sue speranze salivano e scendevano, ha aggiunto, e alla fine "gli si è spezzato il cuore". L'uomo, ha raccontato, è morto venerdì, da solo a casa, per arresto cardiaco. Proprio sua sorella l'ha trovato, quando era andata a cercarlo per dargli la bella notizia. "Mio fratello è morto di dolore e non ha visto suo figlio tornare", ha commentato.
Il funerale si terrà oggi pomeriggio, alla presenza di Almog, ha detto il gruppo militante del Forum sugli ostaggi e le famiglie scomparse. "Almog esprime la sua gratitudine per il sostegno e l'amore, ma richiede privacy per piangere la sua perdita personale", si legge nel forum.