AGI - Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha accettato l'invito dei leader dei partiti repubblicano e democratico a rivolgersi ai legislatori del Congresso degli Stati Uniti il prossimo 24 luglio. Lo riferisce una fonte del Congresso all'AFP.
La visita giunge nel mezzo di una crescente pressione affinché Israele e i militanti di Hamas accettino un cessate il fuoco permanente che ponga fine alla guerra nella Striscia di Gaza. Nel mentre Israele affronta un crescente isolamento diplomatico per l'elevato numero di morti a Gaza e per la sofferenza della popolazione civile ridotta allo stremo.
Lunedì i media americani avevano riferito che Netanyahu avrebbe tenuto il discorso il 13 giugno. Ma l'ufficio del Primo Ministro israeliano aveva smentito la notizia, affermando che la data “non è stata finalizzata”. L'invito arriva dopo mesi di malessere da parte dell'amministrazione del Presidente degli Stati Uniti Joe Biden per la condotta della guerra di Israele nella Striscia di Gaza, in risposta all'attacco di Hamas del 7 ottobre.
Il presidente americano ha dichiarato pubblicamente la sua opposizione a un'offensiva di terra su larga scala a Rafah, dove sono intrappolati più di un milione di civili, e ha minacciato di interrompere alcune forniture di armi a Israele se il suo avvertimento non verrà ascoltato.
Questa decisione ha provocato critiche a Washington da parte dei suoi avversari repubblicani e di alcuni democratici, che lo hanno accusato di abbandonare Israele. Tuttavia, Washington rimane il principale sostenitore diplomatico e militare di Israele, che sta affrontando una crescente pressione internazionale dopo quasi otto mesi di conflitto che ha causato un disastro umanitario nel territorio palestinese assediato.
Joe Biden ha dichiarato che è “oltraggioso” che il procuratore della Corte penale internazionale (CPI) chieda l'emissione di un mandato di arresto contro Benjamin Netanyahu per crimini di guerra e contro l'umanità.
Nella lettera di invito a Benjamin Netanyahu, i quattro leader di Camera e Senato hanno dichiarato di essere “al fianco dello Stato di Israele nella sua lotta contro il terrorismo”.
A marzo, il leader della maggioranza democratica al Senato, Chuck Schumer, ha suscitato un clamore dichiarando che la coalizione di governo guidata da Netanyahu non corrispondeva più “alle esigenze di Israele dopo il 7 ottobre” e chiedendo nuove elezioni in Israele.
In una dichiarazione, il leader israeliano si è detto “felice del privilegio di rappresentare Israele davanti a entrambe le Camere del Congresso e di dire loro la verità sulla nostra guerra giusta contro coloro che cercano di ucciderci”.