AGI - Nel secondo giorno di esercitazioni intorno a Taiwan, le forze armate cinesi hanno messo alla prova la capacità di "prendere il potere", per rappresaglia di fronte ad "atti separatisti". Un messaggio chiaro per il nuovo presidente dell'isola ribelle che si è insediato lunedì. Le esercitazioni, che coinvolgono unità militari cinesi dell'aeronautica militare, della forza missilistica, della marina, dell'esercito e della guardia costiera, sono state annunciate all'improvviso ieri mattina, con mappe che mostrano cinque aree target approssimative nel mare che circonda Taiwan.
Il ministero della Difesa cinese ha sottolineato che le esercitazioni mettono alla prova la capacità delle forze armate di occupare aree chiave, in linea con l'obiettivo finale di Pechino di annettere Taiwan.
La guardia costiera cinese compiuto "esercitazioni di controllo" al largo della costa orientale di Taiwan. Citando un funzionario della sicurezza di Taiwan, Reuters ha riferito che queste esercitazioni includevano "finte ispezioni" di imbarcazioni civili. Lo stesso funzionario ha affermato che sono stati anche condotti attacchi simulati contro navi straniere nel Canale Bashi, che corre tra Taiwan e le Filippine, e che circa 24 aerei da guerra si sono "avvicinati" a Taiwan, ma nessuno è entrato nello spazio aereo, scrive il Guardian.
Ieri aerei da combattimento armati di missili avevano effettuato con successo "attacchi simulati" su obiettivi militari taiwanesi, ma finora le esercitazioni sono di dimensioni inferiori rispetto a quelle svolte nel 2022 e nel 2023. Pechino non ha dichiarato alcuna zona di interdizione al volo e secondo l'esercito di Taiwan non sono state usate munizioni vere tranne che nelle aree di esercitazione sulla terraferma cinese.
La Cina ha inviato 19 navi da guerra attorno al perimetro di Taiwan, 16 navi della guardia costiera e 49 aerei da guerra, di cui 35 hanno attraversato la linea mediana, il confine di fatto tra Cina e l'isola. In risposta, Taipei ha fatto decollare gli aerei, ha messo in allerta le sue forze e ha spostato i sistemi missilistici antinave nelle aree costiere.