AGI - La situazione resta molto tesa in Nuova Caledonia, dove la chiusura dell'aeroporto è stata prorogata mentre il territorio è ancora in preda a blocchi nonostante le ingenti risorse impegnate dallo Stato per ripristinare l'ordine. Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha convocato per oggi alle 18.30 un Consiglio di Difesa per far fronte alla situazione incandescente del territorio d'Oltremare, dove una settimana è in corso una rivolta degli indipendentisti kanak innescata da una riforma elettorale, approvata dall'Assemblea Nazionale, che concederebbe il diritto di voto a decine di migliaia di residenti non indigeni dell'arcipelago, che ha una popolazione di 270 mila abitanti. Durante i tumulti, segnati da barricate, incendi e scontri, hanno finora perso la vita sei persone.
Tra le difficoltà del tenere la situazione sotto controllo, l'aeroporto internazionale di Noumea che resterà chiuso ai voli commerciali fino alle 12 di giovedì prossimo, ha annunciato oggi il gestore della piattaforma. E questo nonostante le ripetute richieste da parte di Australia e Nuova Zelanda di poter evacuare i propri connazionali.
Macron ha presieduto mercoledì scorso il primo Consiglio di difesa della Nuova Caledonia, che si era concluso con l'instaurazione dello stato di emergenza. Un secondo, giovedì, aveva preparato l'invio massiccio di rinforzi di polizia e gendarmeria nel territorio, dove le forze di polizia superano ormai i 2.700 effettivi. Ieri mattina presto è stata lanciata un'operazione di 600 gendarmi, tra cui alcune teste di cuoio, per "ristabilire l'ordine", soprattutto sull'asse strategico di una cinquantina di chilometri che collega Nouméa all'aeroporto internazionale di La Tontouta, bloccato in più punti dagli indipendentisti.
"L'ordine repubblicano sarà ristabilito a qualunque costo", ha detto l'alto commissario del governo francese Louis Le Franc. Se i separatisti "vogliono usare le armi, rischieranno il peggio", ha avvertito il funzionario in una conferenza stampa trasmessa dalla televisione pubblica del territorio, "voglio dire ai rivoltosi: fermatevi, calmatevi, consegnate le armi".