AGI - Il governatore della Florida, il repubblicano Ron DeSantis, ha firmato una legge che rende la crisi climatica non più una delle principali priorità dello Stato, rifiutando, come ha dichiarato sul suo profilo ufficiale X, "l'agenda dei fanatici verdi radicali". La firma su tre disegni di legge sulle fonti energetiche, sugli investimenti esteri e sulle materie prime terrà i parchi eolici (mulini a vento) lontani dalle spiagge dello Stato e servirà, tra l'altro, a "riportare la sanità mentale nel nostro approccio all'energia", ha aggiunto DeSantis.
The legislation I signed today—HB 1645, HB 7071, and HB 1331—will keep windmills off our beaches, gas in our tanks, and China out of our state.
— Ron DeSantis (@GovRonDeSantis) May 15, 2024
We’re restoring sanity in our approach to energy and rejecting the agenda of the radical green zealots.
Furthermore, we’re going to… pic.twitter.com/G13RcdxIBR
In questo modo, la lotta al cambiamento climatico non è più al centro delle attenzioni e delle azioni della Florida, una mossa che mette in secondo piano la realtà dell'innalzamento del livello del mare, delle temperature, delle gravi inondazioni, delle alghe tossiche e dei tragici eventi meteorologici che hanno colpito tanti luoghi nel mondo, compreso lo Stato americano. Dopo la sua entrata in vigore il 1° luglio, oltre a vietare le turbine eoliche offshore, il provvedimento favorirà l'espansione del gas naturale. Tutto in un momento in cui la Florida meridionale sta affrontando un'ondata di caldo superiore alla media. La legislazione rimuove la maggior parte dei riferimenti ai cambiamenti climatici presenti nella legge statale e inverte gran parte della politica introdotta durante l'amministrazione dell'ex governatore Charlie Crist, un democratico (2007-2011), ha riferito Axios. Le voci più critiche hanno sottolineato come questa mossa politica ignori la minaccia del clima 'pazzo' in Florida, che è seconda solo alle Hawaii nella registrazione delle temperature medie annuali. L'estate scorsa il cosiddetto "Stato del sole" ha registrato un'ondata di calore da record, con temperature che hanno brevemente superato 37,8 gradi centigradi nelle acque meridionali.
L'addetto stampa della Casa Bianca, Karine Jean-Pierre, ha definito la mossa "piuttosto vergognosa" e ha avvertito che c'è "molto lavoro da fare" per mitigare i peggiori effetti del 'climate change'. "Il cambiamento climatico è un fatto indiscutibile, non un argomento aperto al dibattito", ha aggiunto Frederica Wilson, membro della delegazione della Florida al Congresso degli Stati Uniti, su X. "Le terribili conseguenze della crisi climatica sono evidenti ogni giorno in Florida e i tentativi di minare gli sforzi per combattere questa minaccia esistenziale sono assolutamente sconsiderati e irresponsabili". Dei 19,6 milioni di abitanti dello Stato, 15 milioni vivono in aree costiere, secondo l'Office for Coastal Management del governo statunitense. La National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) ha denunciato l'impatto dell'ondata di calore del 2023 in diverse località lungo la barriera corallina, lunga 410 chilometri, che ospita tartarughe marine, razze, squali, delfini e molte specie di pesci. Hanno scoperto che meno del 22% dei circa 1.500 coralli staghorn - una specie che è elencata come candidata alla protezione delle specie in pericolo - è rimasto vivo. Robert Reich, segretario al lavoro di Bill Clinton dal 1993 al 1997, ha dichiarato che questa settimana la Florida sta affrontando un'altra ondata di caldo record.
"Dal 1980, in Florida si sono verificati 87 disastri climatici e meteorologici con perdite superiori a 1 miliardo di dollari ciascuno", ha scritto su X.
DeSantis ha definito la legge firmata un'iniziativa di "politica energetica di buon senso" e ha affermato che manterrà "la benzina nei nostri serbatoi e la Cina fuori dal nostro Stato". "Ci assicureremo che avversari stranieri" come Pechino "non abbiano un punto d'appoggio nel nostro Stato", ha dichiarato. DeSantis ha sospeso la sua campagna presidenziale lo scorso gennaio e successivamente ha appoggiato la candidatura repubblicana del suo acerrimo rivale, l'ex presidente Donald Trump.