AGI - Gli attentati ai leader mondiali non sono una prerogativa di oggi: da secoli evidenziano da un lato la vulnerabilità di chi ha incarichi di governo, dall'altro e le tensioni e i conflitti dei Paesi e delle aree in cui avvengono. Dal 1865, quando fu ucciso il presidente Usa Abraham Lincoln a oggi, con l'attentato al premier slovacco Robert Fico: in oltre un secolo e mezzo di storia, almeno 36 leader ed esponenti politici mondiali sono stati bersaglio di attentati potenzialmente mortali. Molti di loro ci hanno lasciato la vita; in ogni caso ci sono state conseguenze importanti, ma in uno in particolare l'attentato è stato all'origine di un conflitto di vasta portata: la Prima guerra mondiale. Ecco una panoramica dei principali attentati ai leader mondiali avvenuti dal 1865 fino ai giorni nostri.
Abraham Lincoln. Il presidente degli Stati Uniti dal 1861 fu assassinato da John Wilkes Booth il 14 aprile 1865, durante una rappresentazione teatrale al Ford's Theatre a Washington. Zar Alexander II. L'imperatore di Russia dal 1855 fu ucciso da un attentatore suicida a Pietroburgo il 1 marzo 1881. Umberto I. Il re d'Italia dal 1878 fu assassinato dall'anarchico Gaetano Bresci il 29 luglio 1900 mentre tornava alla villa Reale di Monza.
William McKinley. Il presidente degli Stati Uniti dal 1897 venne ucciso da Leon Czolgosz il 6 settembre 1901, durante un evento pubblico a Buffalo, New York. Theodore Roosevelt. Il presidente degli Stati Uniti dal 1901 venne ferito da un attentatore il 14 ottobre 1912, mentre faceva un discorso a Milwaukee, Wisconsin. Francesco Ferdinando. L'erede al trono dell'impero austrounganico fu ucciso con la moglie Sofia a Sarajevo il 28 giugno 1914 in un attentato che finì per provocare l'inizio della Prima Guerra mondiale. A ucciderlo fu il nazionalista serbo-bosniaco Gavrilo Princip.
Franklin D. Roosevelt. Il presidente degli Stati Uniti dal 1933 al 1945 fu attaccato a Miami, in Florida, il 15 febbraio 1933. L'attentato fallì ma venne colpita a morte una persona che si trovava vicino. Mohandas Gandhi. Il leader del movimento per l'indipendenza dell'India fu assassinato dall'estremista indù Nathuram Godse il 30 gennaio 1948 a New Delhi. Mahmoud El Nokrashy Pasha. Il primo ministro dell'Egitto fu ucciso in un attentato il 28 febbraio 1948, mentre sfilava in auto aperta attraverso il centro del Cairo. Harry S. Truman. Il presidente degli Stati Uniti fra il 1945 e il 1953, fu oggetto di un attacco il 1 novembre 1950, quando una coppia di attivisti portoricani sparo' al Campidoglio a Washington, ma non riuscirono nemmeno a ferirlo.
John F. Kennedy. Il presidente degli Stati Uniti dal 1961 fu assassinato a Dallas, Texas, il 22 novembre 1963, da Lee Harvey Oswald.
Malcolm X. Il leader per i diritti civili degli afroamericani cadde il 21 febbraio 1965 durante un discorso a Manhattan, New York, per mano di tre membri della Nation of Islam. Martin Luther King Jr. Il leader dei diritti civili negli Stati Uniti fu assassinato da James Earl Ray il 4 aprile 1968 a Memphis, Tennessee. Luis Carrero Blanco, il primo ministro spagnolo fu ucciso in un attentato del gruppo nazionalista basco ETA il 20 dicembre 1973, in un'esplosione nel centro di Madrid.
Ronald Reagan. Il presidente degli Stati Uniti fra il 1981 e il 1989, fu ferito il 30 marzo 1981 da un colpo di arma da fuoco sparato da John Hinckley Jr. a Washington. Giovanni Paolo II. Karol Wojtyla, eletto Papa il 16 ottobre 1978 e morto nel 2005, fu ferito in un attentato in piazza San Pietro il 13 maggio 1981, quando tre colpi di pistola lo ridussero in fin di vita. Alcuni anni dopo avrebbe perdonato il suo aggressore turco Ali Agca. Anwar Sadat. Il presidente dell'Egitto dal 1970 fu assassinato da estremisti islamici durante una parata militare il 6 ottobre 1981 al Cairo.
Margaret Thatcher. La premier britannica Margaret Thatcher, soprannominata la "Lady di ferro", è scampata per un soffio a un'enorme esplosione avvenuta nell'hotel in cui alloggiava a Brighton, in Inghilterra, il 12 ottobre 1984, in occasione di un congresso del Partito conservatore. L'attentato aveva la regia dei militanti irlandesi dell'IRA.
Indira Gandhi. La premier dell'India fu assassinata il 31 ottobre 1984 a New Delhi da due delle sue guardie del corpo sikh. Aveva guidato il governo dal 1966 al 1977 e dal 1980 alla morte. Olof Palme. Il primo ministro della Svezia fu ucciso a colpi di arma da fuoco a Stoccolma il 28 febbraio 1986, mentre camminava per strada con sua moglie dopo essere stato al cinema. Era stato premier fra il 1969 e il 1976 e dal 1982 fino alla sera dell'attentato. Wolfgang Schauble. Il politico tedesco rimase parzialmente paralizzato dopo essere stato colpito da tre colpi di arma da fuoco durante un evento elettorale, pochi giorni dopo la riunificazione tedesca il 12 ottobre 1990, mentre era ministro dell'Interno della Repubblica federale.
Yitzhak Rabin. Il primo ministro di Israele dal 1974 al 1977 e poi dal 1992 fu assassinato da un estremista di destra il 4 novembre 1995, durante una manifestazione per la pace a Tel Aviv. Pim Fortuyn. Il politico olandese che si batteva contro l'immigrazione e l'Islam fu assassinato il 6 maggio 2002, nove giorni prima delle elezioni generali. È stato colpito e ucciso da un attivista per i diritti degli animali. Jacques Chirac. Il presidente francese dal 1995 al 2007 è scampato a un attentato il 14 luglio 2002, quando un aggressore tentò senza successo di sparargli un colpo di fucile mancando l'obiettivo durante la parata sugli Champs Elyse'es. Zoran Dindic. Il primo ministro serbo dal 2001 è stato assassinato il 12 marzo 2003 nel cortile del parlamento serbo a Belgrado da un cecchino che sparava dal palazzo di fronte. Dindic era un politico filo-occidentale che aveva guidato la cacciata dell'autocrate Slobodan Milosevic nel 2000.
Anna Lindh. La ministra degli Esteri svedese e leader politica socialdemocratica è stata accoltellata a morte in un grande magazzino nel centro di Stoccolma Il 10 settembre 2003. L'aggressore fu arrestato due settimane dopo e condannato all'ergastolo. Benazir Bhutto. La premier del Pakistan fu assassinata il 27 dicembre 2007, durante un comizio elettorale a Rawalpindi.
Evo Morales. Il presidente della Bolivia fra il 2006 e il 2019 fu obiettivo di un attacco il 29 aprile 2009, quando il suo elicottero fu colpito da colpi di arma da fuoco durante una manifestazione in una zona rurale del paese. Non rimase ferito. Boris Nemtsov. Il politico russo, fortemente critico del presidente Vladimir Putin, fu ucciso a colpi di arma da fuoco il 27 febbraio 2015 a Mosca.
Jo Cox. La deputata britannica del Partito Laburista fu aggredita in strada da un uomo che la accoltellò e le sparò più volte uccidendola. Successe a Birstall, vicino a Leeds, il 16 giugno del 2016 mentre Cox stava facendo campagna per il "remain" in vista del referendum sulla Brexit. Jair Bolsonaro. Il presidente brasiliano dal 2019 al 2022 è stato accoltellato all'addome nel settembre 2018, durante la campagna elettorale che avrebbe portato alla sua presidenza, a Minas Gerais, nel Sud del Brasile. Gravemente ferito, è stato sottoposto a diversi interventi anche in tempi recenti.
Jovenel Moise. Il presidente haitiano è stato ucciso a colpi di arma da fuoco nel cuore della notte del 7 luglio 2021, nella sua residenza privata a Port-au-Prince, da un commando armato composto da 28 uomini che si spacciavano per agenti della Agenzia antidroga degli Stati Uniti. Imran Khan. L'ex primo ministro pakistano Imran Khan (fra il 2018 e il 2022) è stato colpito alle gambe nel novembre 2022 mentre il camion su cui viaggiava stava attraversando una strada affollata a Wazirabad, nell'Est del Paese asiatico. Cristina Kirchner. L'1 settembre 2022, un uomo puntò una pistola alla testa della vicepresidente argentina, dalla sua casa di Buenos Aires. Non sono stati sparati colpi e l'uomo fu arrestato.
Shinzo Abe. L'8 luglio 2022, l'ex primo ministro giapponese (dal 2006 al 2007 e dal 2012 al 2020) è stato ucciso da un uomo che gli ha sparato durante un comizio elettorale a Nara, nell'Ovest del Paese. Robert Fico: il premier slovacco colpito il 15 maggio 2024 alla fine di una riunione governativa, è in terapia intensiva all'ospedale dopo oltre 5 ore di intervento chirurgico all'addome.