AGI - “Io non ho fatto niente, non ho toccato il poliziotto. Quello che ho preso l’ho pagato”. E’ un video straziante quello rilasciato a Miami, in Florida, e che documenta un momento dell’arresto di Matteo Falcinelli, 25 anni, lo studente italiano fermato all’uscita di uno stripclub, dove era finito per errore, accerchiato dagli agenti, ammanettato e portato via.
Il video, della durata di un minuto e sei secondi, è ripreso dalla body cam del supervisor del centro di detenzione, che chiede a Falcinelli, seduto in cella e con le mani legate dietro la schiena, di spiegargli perché è andato addosso al poliziotto.
Matteo, in lacrime, l’aria sconvolta, continua a ripetere che non ha fatto niente e ha solo sfiorato l’agente, cercando il nome sulla targhetta della divisa. Il supervisor, però, appare freddo, distaccato. Continua a chiedere perché il ragazzo se la sia presa con il poliziotto, poi quando Facinelli si alza in piedi e si avvicina per mostrargli le macchie di sangue sulla camicia, il poliziotto gli dice per due volte di mettersi a sedere. In un altro video, uscito la settimana scorsa, si vede Falcinelli legato mani e caviglie, nella posizione dell’”hogtie”, l’incaprettamento, e lasciato in quella posizione, a rischio di morire per asfissia.
Negli Stati Uniti dal 2010 sono morte ventitré persone legate in quel modo. La madre del ragazzo cerca giustizia. Un legale, in Italia, incontrerà nelle prossime ore la procura della Repubblica a Roma per portare avanti la denuncia, ma intanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha detto di essere “soddisfatto perché il governo federale americano ha risposto prontamente alla nostra richiesta di chiarimenti”.
La polizia di Miami ha annunciato di aver quasi concluso l’analisi dei video registrati dalle body cam degli agenti. Quando renderà pubblici tutti i video, ha spiegato il dipartimento di polizia, rilascerà anche un commento. Dalle immagini che sono circolate nei giorni scorsi, e registrate dalle body cam all’uscita dello stripclub, non si vede mai lo studente mettere le mani addosso ai poliziotto, ma solo chiedere che gli venissero restituiti i due cellulari, tenuti dai dipendenti del nightclub.