AGI - Parigini e residenti nell'hinterland dell'Ile de France sono in fuga dalla capitale francese che da luglio ospiterà le Olimpiadi di Parigi 2024, un maxi evento sportivo internazionale che per loro non è sinonimo di festa. A spaventarli e a spingerli a disertare l'attesa manifestazione sono il rischio caos nei trasporti pubblici - in particolare nella metro, non climatizzata - che saranno presi d'assalto dal pubblico, l'aumento dei prezzi nei bar, ristoranti, e in generale nelle attività commerciali che vengono cibo.
C’è poi chi, proprietario di una o più abitazioni, ha deciso di lasciare casa momentaneamente per metterla in affitto su siti specializzati, come Airbnb, in modo da ricavarne guadagni record. In particolare dal 26 luglio fino all'11 agosto, periodo clou dei Giochi olimpici, i prezzi di alberghi, bed and breakfast e appartamenti in affitto sono saliti alle stelle e i posti a disposizione si stanno esaurendo progressivamente.
Questo desiderio di scappare da Parigi e dalle aree circostanti si rispecchia in diversi sondaggi rilanciati dai media d'Oltralpe, anche se i risultati sono contrastanti in base alla fonte. Secondo uno studio Ipsos per Trainline, quasi una persona su due che vive nella regione di Parigi (47%) ha deciso di lasciare la regione ad agosto a causa di Parigi 2024, in particolare per l'affollamento dei turisti e per le possibili difficoltà di viaggio. Un sondaggio condotto da Harris Interactive per il Ministero del Turismo ha rilevato invece che il 69% delle persone residenti nella regione di Parigi prevede di rimanere nella regione quest'estate, per scelta o meno.
L'appello della sindaca: "Non andate via"
Finora, quindi, non sembra aver sortito grande effetto l'appello lanciato dalla sindaca socialista di Parigi, Anne Hidalgo, che ha invitato i parigini a rimanere nella capitale per godersi i Giochi Olimpici. "Vibreremo insieme. Parigi sarà magnifica! Non andate via questa estate, non andate via, sarebbe una stronzata, sarà incredibile", aveva detto Hidalgo con toni accesi lo scorso febbraio. Non è nemmeno bastato a placare i timori l'annuncio della regione Ile de France, secondo cui durante il periodo delle Olimpiadi e Paralimpiadi diverse linee di trasporto saranno incrementate fino al 70%.
Di contro, alcune fermate della metropolitana verranno chiuse per motivi di sicurezza, complicando non poco gli spostamenti di chi lavorerà durante quel periodo. A spaventare, inoltre, i residenti della capitale francese sono le restrizioni alla circolazione imposte in alcune zone che saranno sedi di gare e di infrastrutture di accoglienza degli atleti. Regole stringenti che ricordano a molti il famigerato periodo del Covid, rappresentando pertanto un ulteriore motivo di fuga da Parigi.
E poi, per chi è abituato a spostarsi in bicicletta, usufruendo anche del popolare servizio 'Vèlib', la chiusura di interi quartieri renderà impossibile il deposito delle bici a noleggio. A giocare a sfavore di una forte partecipazione della popolazione alle Olimpiadi, è stato anche il costo di vendita - in alcuni casi proibitivi - dei biglietti per assistere ad alcune competizioni. A ogni modo, il fatto che Parigi venga presa d'assalto dai turisti e dai partecipanti alle Olimpiadi avrà ripercussioni sui lavoratori, in molti casi costretti a ferie forzate se la propria azienda non concederà il telelavoro.
Intanto i siti delle ferrovie 'Sncf' vengono presi d'assalto da chi cerca un biglietto low cost per scappare dalla capitale già da metà luglio, che coincide poi col periodo di chiusura delle scuole e delle ferie estive dei parigini, ma non solo. La fuga dei residenti per le Olimpiadi rientra tuttavia in un trend demografico ormai consolidato: la popolazione della capitale francese si riduce di anno in anno. Secondo i dati dell'Insee (Istituto nazionale di statistica) diffusi lo scorso dicembre, 12.795 parigini hanno lasciato la capitale nell'arco di un anno, tra il 2020 e il 2021. In tutto, 73.377 persone hanno fatto questa scelta tra il 2015 e il 2021, a causa degli affitti troppo cari, dei trasporti pubblici non sempre ottimali, mossi dal desiderio di avvicinarsi alla natura, anche grazie alla flessibilità del telelavoro.