AGI - ll ministro degli Esteri Antonio Tajani ha manifestato solidarietà per le "immagini orribili" del video dell'arresto a Miami dello studente italiano Matteo Falcinelli. Tajani lo ha fatto nel corso di una lunga telefonata alla madre del ragazzo. Tajani ha inoltre promesso che il "governo farà di tutto per garantire a Matteo di concludere i suoi studi in Florida e di avere giustizia". Il capo della Farnesina ha chiamato direttamente la madre di Falcinelli, Vlasta Studenicova, che si trova a Miami, e si è intrattenuto al telefono con lei per circa una ventina di minuti. La donna ha ringraziato il ministro per il suo interessamento.
"Ho offerto alla signora e alla famiglia di Falcinelli la mia più calorosa solidarietà, e soprattutto ho confermato che il Consolato d'Italia a Miami e tutta la Farnesina continueranno a seguire il caso giudiziario e offriranno assistenza al signor Falcinelli", ha detto Tajani secondo quanto riporta la Farnesina. Il ministro ha confermato alla famiglia Falcinelli che "il Governo italiano adempie a un suo obbligo quando difende con le sue strutture consolari cittadini italiani che richiedono assistenza in casi come quelle di arresti o detenzioni violente e brutali". "Sono rimasto profondamente colpito dalla violenza e dal tipo di trattamento che è stato applicato al nostro giovane connazionale: quel sistema in Italia evoca qualcosa che neppure voglio nominare. Con equilibrio e rispetto per le istituzioni statunitensi, ma con tutta la forza necessaria, la Farnesina seguirà il caso del signor Falcinelli".
Matteo Falcinelli è stato arrestato dalla polizia di Miami e 'incaprettatò in cella per 13 minuti. Il giovane, originario di Spoleto si trovava negli Stati Uniti per frequentare un master presso la Florida International University. L'arresto e le scene di violenza sono state riprese dalle bodycam indossate dagli agenti, che il legale americano di Falcinelli è riuscito ad ottenere dalla procura solo il 12 aprile nell'ambito del processo, di fatto terminato con l'ammissione al PTI (Pre trail intervention), una sorta di programma rieducativo.
Le urla di dolore, i piedi legati con una cinghia alle manette dietro la schiena. Matteo Falcinelli, studente italiano di 25 anni, è stato arrestato e incaprettato in cella per 13 minuti dalla polizia di Miami, in Florida. Le immagini pubblicate dal @qnazionale. pic.twitter.com/yt4NIx7aDH
— Marco Fattorini (@MarcoFattorini) May 4, 2024
Il video è stato pubblicato in esclusiva dal Quotidiano nazionale. Adesso la famiglia vuole sporgere formale denuncia per gli abusi, le dichiarazioni non corrispondenti alla verità e rese sotto giuramento, l'arresto illegittimo e le torture subite dal giovane e appellarsi al Quarto emendamento. La storia inizia la notte tra il 24 e il 25 febbraio scorso quando lo studente è stato arrestato nel corso di un intervento notturno in un locale.
Come sono andati i fatti sarà materia di indagine. Secondo una prima ricostruzione Matteo aveva bevuto un drink con una ragazza, e poi si era accorto che gli erano spariti i suoi due cellulari. All'uscita c'era già una pattuglia della polizia ad aspettarlo. I poliziotti scriveranno di essere intervenuti perché il ragazzo ha creato problemi nel locale tanto da essere sbattuto fuori e di essersi opposto all'arresto, facendo resistenza.
"È a quel punto che Falcinelli finisce a terra con le mani dietro la schiena e il ginocchio del poliziotto a premere sul collo. Poco dopo le stesse immagini rimandano l'arrivo di uno dei buttafuori che riporta i due cellulari agli agenti" si legge su Qn. Poi "Falcinelli viene portato alla stazione di polizia. È lì che avviene la tortura. La body cam di un poliziotto mostra lo studente dentro una cella con le vetrate. Matteo viene buttato a terra, con una cinghia gli legano le caviglie, gli stringono le manette con le chiavi e collegano la cinghia strettamente alle mani. Lo tirano con forza e poi lo lasciano su un fianco ma il ragazzo finisce nuovamente pancia a terra mentre gli agenti richiudono la cella. Nel corso della giornata viene portato in carcere, prima in ospedale". Sono stati gli amici del college a pagare la cauzione per liberarlo e ad avvisare la madre di Matteo.
Tajani sollecita l'attenzione dell'ambasciata Usa
Sul caso del giovane italiano arrestato a Miami nella notte fra il 24 e il 25 febbraio e "sottoposto a un trattamento detentivo particolarmente violento", il ministro degli Esteri Antonio Tajani sollecita l'attenzione delle autorità Usa.
Come informa una nota della Farnesina, "dall'inizio della vicenda il consolato generale d'Italia a Miami sta seguendo il caso. All'atto dell'arresto il signor Falcinelli è stato sottoposto a un trattamento detentivo particolarmente violento, testimoniato dalle stesse body-cam dei poliziotti che hanno effettuato il fermo".
"Per questa ragione, oltre a seguire il caso e prestare assistenza alla famiglia per gli aspetti legali, il console generale a Miami ha sottolineato con le autorità locali l'inaccettabilità dei trattamenti che il giovane ha subito. A Roma il Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani ha già fatto sollecitare la massima attenzione al caso dell'ambasciatore degli Stati Uniti in Italia Jack Markell, ricordando che il Governo italiano segue doverosamente ogni caso di detenzione di cittadini italiani all'estero", si legge nella nota.
"Falcinelli - prosegue la nota della Farnesina - era stato arrestato all'uscita di una discoteca. La polizia di Miami gli aveva contestato diversi reati, tra cui resistenza non violenta a pubblico ufficiale. È stato rilasciato due giorni dopo l'arresto. Il Consolato Generale a Miami si è subito attivato: oltre a intervenire con le autorità locali, ha prestato la necessaria assistenza al connazionale e ai familiari, anche fornendo contatti dell'ufficio legale, poi scelto dalla famiglia". "Sino alla conclusione della vicenda il Consolato Generale, d'intesa con la Farnesina, continuerà ad assistere il connazionale, mantenendo stretto contatto con la famiglia", conclude la nota.
La madre: "La sua vita distrutta, daremo battaglia"
"Le azioni della polizia hanno rievocato in me le torture che la Gestapo attuava durante la Seconda guerra mondiale ai prigionieri e io andrò fino in fondo per ottenere giustizia": lo ha affermato Vlasta Studenicova, la madre dello studente umbro Matteo Falcinelli che in un video viene incaprettato dai poliziotti americani per 13 minuti durante l'arresto a febbraio a Miami, in un'intervista al Quotidiano Nazionale. "Quello che ha subito mio figlio non dovrà succedere mai più a nessun'altra persona al mondo, tanto meno a un ragazzo di 25 anni, studente universitario all'estero", ha aggiunto la donna, nata in Slovacchia ma con cittadinanza italiana, divorziata da un uomo di Spoleto.
"A Matteo, ragazzo solare, intraprendente e pieno di vita hanno tolto il sorriso e distrutto i sogni portandolo addirittura a cercare di togliersi la vita", ha spiegato la madre, "è stato torturato: basta guardare i video per rendersene conto". Non si trovava negli Stati Uniti quando il figlio è stato arrestato e sottoposto a indicibili violenze, ma adesso è a Miami ad assisterlo nel campus insieme all'altro figlio Marco. A fine marzo la giudice ha fatto cadere le accuse nei confronti dello studente italiano per resistenza senza violenza a pubblici ufficiali dopo la segnalazione di un bar in cui avrebbe creato problemi (ma i gestori hanno ritirato la denuncia per violazione della proprietà privata) in cambio della partecipazione a un programma educativo.
"Sta male, molto male", ha riferito, "gli hanno distrutto la vita. È seguito da psicologi e psichiatri. Inizialmente è stato ricoverato in un ospedale a causa delle gravi ferite che aveva riportato. In seguito è stato trasferito in un ospedale psichiatrico perchè a rischio del suicidio, a causa delle brutali torture che gli sono state inflitte ha tentato di togliersi la vita più volte. Ancora adesso la notte sogna l'arrivo della polizia che lo tortura e si sveglia urlando. Lo devo sorvegliare giorno e notte".
Il legale, "ci rivolgeremo alla procura di Roma"
L'avvocato Francesco Maresca, che assiste Matteo Falcinelli e i familiari, annuncia che si rivolgerà alla procura di Roma nelle prossime ore "per sollecitarla a occuparsi del caso e, a sua volta, invitare i colleghi della Florida e di Miami ad aprire un fascicolo d'inchiesta. Cercheremo di tirare le fila anche con la Farnesina - dice all'AGI - e di sollecitare tutte le iniziative ufficiali opportune". Il penalista riferisce che la madre e il fratello di Matteo si trovano col ragazzo a Miami.
"Non so se negli Stati Uniti la manovra con cui è stato arrestato Matteo sia consentita in certi casi ma è senza dubbio priva di senso considerando che avviene 'a freddò in caserma, in un momento successivo all'arresto e non nell'immediatezza dei fatti, nel locale. Personalmente ho difeso diversi agenti della polizia e dei carabinieri - spiega Maresca - ma queste modalità non le ho mai viste, nemmeno all'ultimo stadio".