AGI - Una delegazione di Hamas si recherà lunedì 29 aprile al Cairo per i colloqui sul cessate il fuoco a Gaza. Lo ha detto un funzionario di Hamas all'agenzia AFP, aggiungendo che la delegazione darà una risposta sulla proposta di cessate il fuoco offerta dai mediatori e da Israele. "Una delegazione di Hamas guidata da Khalil al-Hayya (capo negoziatore del gruppo islamista e 'numero 2' del leader di Hamas nella Striscia di Gaza Yahya Sinwar) arrivera' in Egitto e dara' la risposta del movimento" alla proposta israeliana durante un incontro con funzionari dell'intelligence egiziana, ha detto il funzionario. La stessa notizia è stata riportata anche dal quotidiano saudita Al-Sharq, secondo cui la nuova proposta contiene "progressi sulla questione del ritorno degli sfollati e sul numero e sulle categorie di prigionieri palestinesi che saranno rilasciati in cambio di rapiti".
Nessun dubbio, comunque, che le prossime ore saranno decisive, essendo imminente l'operazione militare di Israele a Rafah. Il capo di stato maggiore dell'IDF Herzi Halevi ha approvato i piani per l'invasione. Lo riportano i media israeliani. La responsabilita' del corridoio centrale della Striscia di Gaza e' stata affidata questa settimana alle squadre di combattimento riserviste delle Brigate Yiftach e Carmeli, ha aggiunto l'IDF, aggiungendo che le brigate stanno "effettuando raid mirati per eliminare i terroristi e localizzare e distruggere le infrastrutture terroristiche nell'area". "I raid vengono effettuati proteggendo il corridoio al centro della Striscia di Gaza e portando avanti azioni che consentiranno il trasferimento di aiuti umanitari", ha proseguito l'IDF. L'esercito ha anche riferito che il capo del comando meridionale e il comandante della 99a divisione, venerdi' hanno effettuato una valutazione della situazione sul campo, affermando che sono stati approvati nuovi piani operativi per la continuazione dei combattimenti.
Il presidente dell'Autorita' nazionale palestinese Abu Mazen ha detto - nel corso di una riunione speciale del World Economic Forum a Riad - che "Israele entrera' a Rafah nei prossimi giorni", ammettendo di essere preoccupato dal fatto che "cerchera' di rimuovere i palestinesi dalla Cisgiordania dopo che lo avra' fatto con la Striscia di Gaza. "Gli Stati Uniti - ha proseguito - sono l'unico Paese che puo' impedire a Israele di attaccare Rafah. Chiediamo la fine dei combattimenti e la fornitura di aiuti alla Striscia di Gaza". "Se Israele invadera' Rafah, provochera' la piu' grande catastrofe nella storia del popolo palestinese. L'America e' l'unico Paese in grado di impedire a Israele di commettere questo crimine", ha aggiunto il presidente palestinese che ha anche detto che occorre una soluzione politica che riunisca la Striscia di Gaza, la Cisgiordania e Gerusalemme in uno Stato palestinese indipendente, soluzione che deve essere attuata attraverso la convocazione di una conferenza internazionale.
Israele e' obbligato a distruggere Hamas e a riportare a casa gli ostaggi, "stiamo lavorando su questi due compiti e sono determinato a fare entrambe le cose", "ci vorra' tutto il tempo necessario, ma dobbiamo portare a termine questo compito". Lo ha detto il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant parlando con i soldati in una base militare israeliana. "Non credo che esista un esercito al mondo in grado di fare quello che fate voi, con questi scopi e qualita'", ha aggiunto.
Intanto, il ministero della Sanita' di Hamas ha annunciato un nuovo bilancio delle vittime provocate nella Striscia di Gaza, dall'inizio della guerra tra Israele e il movimento islamista palestinese, il 7 ottobre: i morti sono stati 34.454 e 77.575 i feriti, in ormai oltre 200 giorni di guerra.