AGI - "Ho dato mandato al Segretario generale della Farnesina di convocare l'ambasciatore della Federazione russa in Italia. Il Governo chiede chiarimenti sulla vicenda della nazionalizzazione dell'Ariston Thermo Group. Al lavoro anche con Bruxelles, in raccordo con la Germania". Lo scrive il ministro degli Affari esteri, Antonio Tajani, su X.
Dopo la decisione del governo russo di procedere al trasferimento temporaneo della sussidiaria russa dell'azienda italiana Ariston Thermo Group, alla russa Gazprom Household Systems Jsc, societa' produttrice di elettrodomestici che fa capo a Gazprom, il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha avuto una conversazione telefonica con Paolo Merloni, presidente di Ariston, per un confronto sulla situazione in corso e per esprimere la vicinanza del Governo, pronto a tutelare l'azienda in ogni sede. Nel pomeriggio il ministro Urso incontrera' a Pescara il presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli, nella cui area di Fabriano la multinazionale italiana ha la sede centrale e operativa.
In una nota, il Gruppo Ariston si definisce sorpreso di quanto accaduto. "Il Gruppo Ariston, che opera industrialmente nella Federazione Russa da quasi 20 anni con rapporti molto corretti con le istituzioni locali, non e' stato preventivamente informato del Decreto ed e' estremamente sorpreso da questa iniziativa. Con il Decreto 294 - si spiega - il presidente Putin ha posto la controllata Ariston Thermo Rus LLC sotto la gestione temporanea di JSC Gazprom Household Systems, societa' controllata dal gruppo Gazprom. In attesa di spiegazioni sull'inatteso provvedimento, ne stiamo valutando le implicazioni, anche dal punto di vista della governance e della gestione. Ad oggi il gruppo Ariston possiede uno stabilimento produttivo dedicato al riscaldamento dell'acqua situato fuori San Pietroburgo (con circa 200 dipendenti diretti e indiretti), che produce prodotti avanzati ad alta efficienza per il mercato interno, un centro di eccellenza per lo sviluppo prodotto locale e un responsabile commerciale ufficio di Mosca (che coordina circa 100 dipendenti attivi anche nelle filiali commerciali locali di tutta la Federazione), tutti operanti sotto il rinomato marchio Ariston. Il gruppo ha generato circa 100 milioni di euro di fatturato nella Federazione Russa nell'anno fiscale 2023 e disponeva di una significativa base patrimoniale per operare nel mercato locale, risultato di quasi due decenni di investimenti".