AGI - Nel 2023 l'Europa ha registrato un numero record di giorni in cui il caldo avvertito è stato "estremo" per il corpo umano, a causa di temperature superiori a 35 C o 40 C i cui effetti sugli organismi sono stati accentuati dall'umidità, l'assenza di vento o il calore del cemento urbano. È quanto emerge dal rapporto pubblicato in occasione della Giornata mondiale della terra dall'osservatorio europeo Copernicus e dall'Organizzazione meteorologica mondiale dell'Onu.
"L'anno 2023 ha raggiunto un numero record di giorni di 'stress termico estremo', cioè di giorni in cui la temperatura percepita ha superato l'equivalente di 46 gradi", si legge nel rapporto. Oltre alle ondate di caldo, il continente ha subito numerosi eventi meteorologici estremi nel corso dell'anno: due milioni di persone sono state colpite da inondazioni o tempeste, gravi siccità hanno colpito la penisola iberica e l'Europa orientale e il più grande incendio boschivo della storia del continente ha devastato 96.000 ettari nel corso dell'anno. Questi disastri sono costati 13,4 miliardi di euro, l'80% attribuibile alle inondazioni avvenute in un anno caratterizzato da precipitazioni ben superiori alla media.
Quest'anno l'Onu, che in inglese la chiama "giornata della madre terra", sottolinea che "Madre Terra sta chiaramente sollecitando un invito all'azione. La natura sta soffrendo. Gli oceani si riempiono di plastica e diventano più acidi. Il caldo estremo, gli incendi e le inondazioni hanno colpito milioni di persone. I cambiamenti climatici, i cambiamenti naturali causati dall'uomo e i crimini che distruggono la biodiversità, come la deforestazione, il cambiamento dell'uso del territorio, l'intensificazione dell'agricoltura e della produzione di bestiame o il crescente commercio illegale di specie selvatiche, possono accelerare la velocità di distruzione del pianeta".
L'Onu ricorda anche che quella di oggi "e' la terza Giornata della Terra celebrata nell'ambito del Decennio delle Nazioni Unite per il ripristino degli ecosistemi. Gli ecosistemi supportano tutta la vita sulla Terra. Più sani sono i nostri ecosistemi, più sano e' il pianeta e i suoi abitanti. Il ripristino dei nostri ecosistemi danneggiati aiuterà a porre fine alla povertà, a combattere il cambiamento climatico e a prevenire l'estinzione di massa. Ma ce la faremo solo se tutti daranno il loro contributo", e' l'appello delle Nazioni Unite.