AGI - In un'audizione al Senato del Congresso americano, un ex ingegnere della Boeing ha accusato l'industria aeronautica statunitense di avere, negli anni, coperto le falle nella produzione e di aver messo in circolazione un aereo, il 787 Dreamliner, che ha seri problemi di assemblaggio. Sam Salehpour, che ha lavorato alla compagnia per quindici anni, ha accusato Boeing di averlo punito dopo che lui aveva manifestato preoccupazioni legate alla fusoleria del 787. Secondo il testimone, le parti erano state assemblate in modo errato, un difetto che avrebbe potuto provocare la spaccatura dell'aereo in pieno volo, a causa del logoramento legato a un lungo utilizzo.
"In preda alla fretta di portare avanti la produzione - ha detto Salehpour alla commissione del Senato - alla Boeing venivano fusi i pezzi con una forza tale da dare l'idea che venissero coperti eventuali vuoti nella struttura, come se non fossero mai esistiti, ma che in realtà c'erano".
"Ma i vuoti nella fusoliera non possono sparire - ha aggiunto - e questo può portare a problemi strutturali. Possiamo dire che, di fatto, hanno messo in circolazione aerei difettosi".
Le accuse colpiscono una compagnia già da tempo nel mirino dopo il caso del 737 Max 9 dell'Alaska Airlines che a gennaio ha perso parte della fusoliera, incluso il portellone, poco dopo il decollo da Portland, in Oregon. L'incidente non si è trasformato in tragedia grazie alla vicinanza dall'aeroporto e alla freddezza dei piloti. Il Ceo di Boeing, David Calhoun, era stato chiamato a testimoniare oggi davanti alla commissione ma non si è presentato.
"Voglio chiarire - ha detto l'ex ingegnere della compagnia - di aver segnalato questi problemi per tre anni ma di essere stato ignorato. Mi dissero che non dovevo creare ritardi, mi fu detto chiaramente di chiudere il becco". Quando il senatore repubblicano del Kansas Roger Marshall gli ha chiesto se ritenesse che ci fosse una cultura di ritorsione alla Boeing, Salehpour ha risposto senza incertezze: "Assolutamente".