AGI - La propaganda filo-russa sta sfruttando lo scarso impegno di Meta nel moderare le inserzioni di carattere politico sui suoi social in Europa, causando un "serio allarme" sull'integrità elezioni di giugno. Lo rivela l'ultimo rapporto di AI Forensics, organizzazione no-profit europea che indaga i danni causati dagli algoritmi delle principali piattaforme tecnologiche. "Il fallimento sistemico di Meta nel moderare gli annunci politici è profondamente preoccupante, soprattutto con le elezioni all'orizzonte", denuncia Paul Bouchaud, ricercatore responsabile dello studio.
Nonostante gli sforzi per aumentare la trasparenza, in seguito alle elezioni americane del 2016, lo studio di AI Forensics - che ha esaminato la Ads Library di Meta in 16 Paesi dell'Ue, tra cui l'Italia dall'agosto 2023 - stima che meno del 10% degli annunci politici non dichiarati siano moderati da Meta. Inoltre, il 60% delle inserzioni moderate da Meta non rispettano le linee guida di moderazione sugli annunci politici previste della stessa azienda di Mark Zuckerberg. Durante la ricerca di "campagne coordinate" - vale a dire i casi in cui più inserzionisti pubblicano lo stesso contenuto o molto simile su più pagine - la ricerca di AI Forensics ha scoperto una rete di 3.826 pagine che diffondono propaganda filo-russa. In Francia e Germania, ad esempio, questa campagna ha raggiunto 38 milioni di utenti, tra agosto 2023 e marzo 2024, con meno del 20% degli annunci politici moderati da Meta e spesso solo dopo che il loro contenuto si è già diffuso in rete. Secondo i termini di servizio di Meta, agli inserzionisti è consentito pubblicare inserzioni politiche solo nel proprio Paese di residenza, previa verifica di un documento d’Identità e accompagnate dal disclaimer "Paid for by".
Le azioni di Mosca tramite Meta
Intanto, è l'allarme di AI Forensics, "dilaga l'operazione di influenza russa". Svelare l'intera struttura di questa massiccia campagna pubblicitaria - in bella vista nella Libreria inserzioni di Meta - evidenzia la sua intenzione e capacita' di adattarsi rapidamente agli eventi del mondo reale. La ricerca rileva uno sforzo in continua evoluzione per diffondere le narrazioni filo-russe sull'invasione dell'Ucraina a milioni di persone in Francia e Germania. Dopo che gli Stati Uniti hanno annunciato 1 miliardo di dollari in aiuti all'Ucraina a settembre, gli annunci rilevati dallo studio di Ai Forensics e arrivati a oltre 130.000 account francesi affermavano che gli Stati Uniti hanno istigato la guerra per aumentare la vendita di armi. Quando la Germania ha aumentato gli aiuti militari a Kiev a novembre, 463 inserzioni hanno criticato il sostegno del governo tedesco all'Ucraina, raggiungendo 1,6 milioni di account.
L'ondata di propaganda filo-russa è un ottimo esempio dell'atteggiamento di Meta: "Nonostante i ripetuti avvertimenti, l'azienda ha riconosciuto il problema, rivendicando investimenti significativi nella sicurezza, ma ha trascurato di affrontarlo in modo efficace, sollevando dubbi sul suo impegno a favore dell'integrita' democratica", denuncia Bouchaud. Il lavoro di Ai Forensics arriva mentre l'Ue cerca di implementare normative piu' rigorose, volte a rafforzare la supervisione sulle inserzioni; queste includono il Digital Services Act, nonche' le linee guida della Commissione europea che obbligano le piattaforme a etichettare chiaramente gli annunci politici e a migliorare la trasparenza.
"I nuovi requisiti di trasparenza per le piattaforme nell'Ue si stanno rivelando efficaci: senza quelle regole, che Meta ha diligentemente implementato, non avremmo avuto accesso ai dati che ci hanno permesso di mettere in luce questa operazione"
La Ong, alla luce di quanto scoperto, lancia pero' due appelli: alla Commissione europea, "perché avvii una procedura di infrazione contro Meta per la sua inerzia contro le operazioni politiche coordinate russe", e a Meta stessa affinche' "agisca immediatamente contro queste reti e monitori in modo proattivo operazioni simili durante le elezioni, nonche' a rafforzare la moderazione della pubblicità politica".