AGI - Gli Stati Uniti hanno annunciato nuove sanzioni da imporre all'Iran. Una decisione presa in seguito all'attacco sferrato dal regime degli ayatollah nei confronti di Israele la sera del 13 aprile scorso. Oltre alle parole del segretario del Tesoro Janet Yellen, che ha fatto riferimento a una ulteriore riduzione dell'export del petrolio iraniano e sanzioni che saranno decise "nei prossimi giorni", i membri del partito Repubblicano che siedono nel Congresso Usa insistono per la linea dura nei confronti di Teheran.
Quali sono le sanzioni già applicate
Nel mirino delle sanzioni americane c'è il programma nucleare iraniano, i settori di energia (idrocarburi) e difesa, proprietà e interessi di membri del governo e dei pasdaran, incluso il presidente Ebrahim Raisi, banche e finanza, con ricadute in diversi ambiti dell'economia iraniana. A partire in particolare dal 2020, le sanzioni hanno colpito migliaia di aziende e persone giuridiche iraniane. Gli Stati Uniti hanno imposto sanzioni all'Organizzazione iraniana per l'energia atomica e diverse altre istituzioni che hanno collaborato allo sviluppo del programma nucleare iraniano, tra cui decine di banche, inclusa la Banca Centrale dell'Iran.
Nel mirino di Washington anche il Ministero del Petrolio di Teheran, l'Ente Nazionale Iraniano per il petrolio e le aziende che dividono i profitti della vendita di greggio. Le sanzioni sono arrivate a colpire anche aziende cinesi e degli Emirati Arabi, finite nel mirino per aver concluso affari con il regime degli ayatollah. A essere messi sotto pressione attraverso il congelamento di proprietà, fondi e investimenti anche i pasdaran, il corpo militare dei guardiani della Rivoluzione, le forze speciali Quds, il ministero della Difesa. Sia i pasdaran che le forze speciali Quds sono inoltre considerate dagli Usa organizzazioni terroristiche.
Le nuove sanzioni in arrivo
Alla luce delle misure già applicate il governo americano, come anticipato dal Tesoro, studia misure per rendere ancora più complicata l'esportazione di petrolio iraniano e per stanare prestanome e finanziatori attraverso cui l'Iran riesce ad aggirare le sanzioni. La prima mossa della Casa Bianca prevede di aumentare la pressione sull'Unione Europea, affinché imponga lo stesso pacchetto di sanzioni che al momento, in maniera così estesa, viene applicato solo dagli Usa.
Nel 2018 l'allora presidente Donald Trump tornò a imporre le sanzioni precedentemente sospese, in seguito al dialogo instaurato sul nucleare dall'amministrazione del suo predecessore Barack Obama. Il dibattito è giunto fino a oggi, i repubblicani che siedono al congresso hanno accusato il presidente Joe Biden di aver fallito nel colpire l'Iran e vogliono misure più stringenti. I repubblicani chiedono ora di avere più poteri nel controllo delle deroghe alle sanzioni e allargare il divieto di esportare in Iran ad altri prodotti, inclusa la tecnologia. I repubblicani pressano affinché le deroghe vengano considerate con più attenzione, per evitare di sostenere attività terroristiche.
Lo scorso lunedì il parlamento ha approvato un emendamento dal titolo "Sanzioni a Iran e Cina su energia", che permetterà di colpire l'Iran ulteriormente. La legge rende infatti necessaria la preparazione di un report annuale sul commercio di energia tra Cina e Iran, al fine di determinare quali istituzioni finanziarie cinesi hanno fatto affari con Teheran. Una volta individuate, a queste ultime sarà vietato concludere affari con controparti statunitensi. La legge è ora al vaglio del Senato, dove i democratici hanno pero' la maggioranza. La Commissione Esteri del Senato ha approvato un emendamento per colpire porti e raffinerie da cui passa il petrolio , violando le sanzioni. Per essere applicate le sanzioni necessitano dell'approvazione del Senato e della conseguente firma del presidente Biden.
Scopo delle sanzioni
"Le sanzioni americane all'Iran costituiscono il più ampio e capillare pacchetto di sanzioni applicate dagli Stati Uniti", si legge in un rapporto della Congressional Research Service. Le sanzioni applicate hanno praticamente azzerato il commercio tra Teheran e Washington, congelato gli investimenti iraniani negli Usa e proibito vendita di armi e componenti. Oltre agli attacchi a Israele la Casa Bianca punta il dito contro il programma nucleare iraniano, il rispetto di diritti umani e il sostegno degli ayatollah a gruppi come Hezbollah, Hamas e gli Houthi yemeniti.
Le sanzioni Usa fino a ora hanno avuto pesanti conseguenze sulla popolazione iraniana e, ovviamente sulle aziende del Paese. La Casa Bianca vuole che il regime cambi registro, la gente in Iran è stritolata da una tremenda crisi economica e come risultato la società iraniana soffre di una spaccatura tra il regime e la popolazione sempre più profonda. Nelle recenti elezioni parlamentarie l'affluenza è stata intorno al 40%.