AGI - Una sfilata di dromedari, cammelli, lama e alpaca in agenda per sabato sotto la Torre Eiffel è oggetto di accese polemiche da parte degli ambientalisti, che al momento hanno ottenuto la sospensione momentanea dell'insolita manifestazione. Il controverso evento è organizzato dalla Federazione francese per lo sviluppo dei camelidi in Francia e in Europa. Rientra nell'Anno internazionale dei camelidi, proclamato dall'Onu per promuovere "il contributo essenziale" di questi "eroi dei deserti e degli altipiani" che provvedono al sostentamento di "milioni di famiglie che vivono in ambienti ostili in più di 90 Paesi".
Secondo l'organizzatore della sfilata parigina, il sindaco di Janvry (Essone) Christian Schoettl, è un modo per sostenere "la causa del cammello nella capitale francese dei diritti umani". Dal 2019 Janvry, località dell'hinterland parigino, ha ospitato due spettacoli internazionali di cammelli. Schoettl ha riferito di essersi "innamorato" di questi animali a prima vista e di possedere quattro dromedari che porta "in vacanza".
Per questa sfilata parigina, sostiene di aver mobilitato 70 mila euro di finanziamenti, 34 delegazioni nazionali, 80 persone per sorvegliare l'evento, tra cui tre veterinari, un'ambulanza della sicurezza civile, due furgoni per soccorrere gli animali se necessario e addetti alla raccolta dei rifiuti. Tuttavia i suoi argomenti non hanno convinto l'associazione per la protezione degli animali 'Paris Animaux Zoopolis', che ha denunciato l'uso di cammelli, dromedari, lama e alpaca come "oggetti di intrattenimento" e "volgari risorse alimentari".
"Questi animali sono adattati al deserto, alle alte temperature e alla siccità. Non hanno il loro posto a Parigi", ha argomentato Amandine Sanvisens,
cofondatrice dell'associazione.
Anche il comune di Parigi "non è favorevole a questa sfilata" ma non ha potere decisionale, "poichè l'evento è itinerante", secondo fonti dell'Hotel de Ville. La manifestazione dovrebbe svolgersi sabato pomeriggio tra il Quai de Seine, di fronte alla Torre Eiffel, Les Invalides e la sede dell'Unesco, tutti nel 7 arrondissement della Capitale. La decisione ultima di autorizzare o meno la manifestazione spetta alla Prefettura di Polizia, che al momento non si è ufficialmente pronunciata.