AGI - Un appello a evitare "nuove pericolose azioni provocatorie" che potrebbero portare a un aumento delle tensioni nella regione è venuto dai ministri degli Esteri di Russia, Sergei Lavrov, e Iran, Hosein Amir-Abdolahian. Durante una conversazione telefonica i due ministri hanno osservato che "un ulteriore inasprimento della situazione nella regione e nuove pericolose azioni provocatorie potrebbero portare a un aumento della tensione in Medio Oriente", ha affermato in un comunicato il ministero degli Esteri russo. "La prevenzione di un simile scenario e l'eliminazione delle sue cause devono essere oggetto di un'attenzione speciale e prioritaria da parte del Consiglio di Sicurezza dell'Onu", hanno affermato i due diplomatici. Abdolahian ha informato il suo omologo russo "delle misure adottate da Teheran in risposta all'attacco aereo israeliano del 1 aprile contro il dipartimento consolare dell'ambasciata iraniana a Damasco". E' stata la seconda conversazione telefonica tra i ministri degli Esteri di Russia e Iran nelle ultime 24 ore. In precedenza, la Russia aveva espresso preoccupazione per la "pericolosa escalation" nella regione del Medio Oriente a seguito dell'attacco aereo iraniano contro Israele e aveva invitato le parti ad "agire con moderazione". "Chiediamo a tutte le parti coinvolte di agire con moderazione. Ci auguriamo che gli Stati della regione risolvano i problemi esistenti attraverso mezzi politici e diplomatici", ha affermato il ministero degli Esteri. Secondo il ministero degli Esteri russo, a causa della posizione dei suoi membri occidentali, il Consiglio di sicurezza dell'ONU non ha potuto "reagire adeguatamente all'attacco alla missione consolare iraniana". "Ora è molto importante che tutti agiscano con moderazione per non destabilizzare completamente la situazione nella regione, che già non è nè stabile nè prevedibile", ha detto il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov. Il segretario del Consiglio di sicurezza russo, Nikolai Patrushev, aveva avvertito giorni prima che l'attacco di Tel Aviv al consolato iraniano a Damasco avrebbe potuto portare ad una "escalation incontrollabile delle tensioni".