AGI - "Gerusalemme sarà nelle mani dei musulmani e il mondo musulmano celebrera' la liberazione della Palestina". Lo ha scritto su X l'ayatollah Khamenei allegando al post le immagini della contraerea israeliana che abbatte droni iraniani sullo sfondo della Spianata delle Moschee. L'Iran e i suoi alleati hanno lasciato contro Israele circa 350 missili e droni iraniani che contenevano un totale di 60 tonnellate di esplosivo. "Siamo ancora nel bel mezzo di una giornata operativa significativa, dopo aver sventato l'attacco iraniano" ha detto ol portavoce dell'IDF, il contrammiraglio Daniel Hagari, in una conferenza stampa "Nelle ultime ore abbiamo effettuato valutazioni e approvato piani di difesa e di attacco". "Il piano dell'Iran e' fallito" ha detto Hagari "su centinaia di lanci, solo pochi missili sono entrati nel territorio israeliano e hanno causato lievi danni alle infrastrutture della base dell'aeronautica militare di Nevatim".
אל-קודס הקדושה תהיה בידי המוסלמים, והעולם המוסלמי יחגוג שחרור פלסטין. pic.twitter.com/PB3wZk1jcN
— Khamenei.ir (@khamenei_ir) April 14, 2024
Hezbollah si e' congratulato con l'Iran per il massiccio attacco contro Israele, affermando che ha "raggiunto" i suoi obiettivi. In un comunicato, il gruppo sciita sostenuto da Teheran ha espresso le sue "congratulazioni" all'alleato per l'attacco "senza precedenti" contro il comune nemico Israele, assicurando che ha "raggiunto" i suoi obiettivi militari "malgrado la risposta degli Stati Uniti e dei suoi alleati nella regione". Il movimento libanese ha inoltre accolto con favore la "decisione coraggiosa e saggia di Teheran di rispondere con fermezza all'attacco sionista al consolato iraniano a Damasco", in Siria. L'attacco di sabato e' il primo mai effettuato direttamente dall'Iran contro il territorio israeliano. Secondo l'esercito israeliano l'attacco e' stato "sventato" e "il 99% tra missili e droni" sono stati intercettati. Mentre era in corso l'attacco, Hezbollah ha lanciato due salve di razzi Katyusha contro posizioni militari israeliane sulle alture del Golan.
All'Onu, l'Iran ha invocato il proprio diritto all'autodifesa sostenendo di "non avere avuto scelta". L'Iran "non ha avuto altra scelta che esercitare il proprio diritto all'autodifesa", ha dichiarato il suo ambasciatore all'Onu, Amir Saeid Iravani, di fronte al Consiglio di sicurezza convocato dopo l'attacco iraniano senza precedenti contro Israele. "Il Consiglio di Sicurezza ha mancato al suo dovere di mantenere la pace e la sicurezza internazionale" non condannando l'attacco del primo aprile contro il consolato iraniano a Damasco, e "in queste condizioni, la Repubblica islamica dell'Iran non ha avuto altra scelta che esercitare la sua diritto all'autodifesa", ha dichiarato, assicurando che Teheran non vuole un'escalation ma rispondera' a "qualsiasi minaccia o aggressione".
E comunque Teheran ha minacciato una rappresaglia ancora piu' violenta se Israele decidesse di reagire all'attacco della notte scorsa e ha aggiunto di essere pronto a colpire anche le basi Usa nella regione. "La nostra risposta sara' molto piu' ampia dell'azione militare della notte scorsa se Israele reagira' contro l'Iran", ha detto alla TV di stato il capo di stato maggiore delle forze armate iraniane, il maggior generale Mohammad Bagheri, aggiungendo che Teheran ha avvertito Washington che qualsiasi sostegno alla ritorsione israeliana avrebbe come risultato che anche le basi statunitensi verrebbero prese di mira. "Se il regime sionista o i suoi sostenitori dimostrassero un comportamento sconsiderato, riceverebbero una risposta decisiva e molto piu' forte", ha detto in una nota il presidente iraniano Ebrahim Raisi, citato dal Times of Israel. Il comandante delle Guardie rivoluzionarie islamiche, Hossein Salami, ha anche avvertito che Teheran reagira' contro qualsiasi attacco israeliano ai suoi interessi, funzionari o cittadini. Ha detto che Teheran ha creato una "nuova equazione" in cui qualsiasi attacco israeliano ai suoi interessi, beni, funzionari o cittadini sara' ricambiato con attacchi dal suo stesso territorio. Salami ha anche affermato che l'operazione della notte scorsa e' stata un successo "oltre le aspettative". Il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian ha dichiarato domenica in un incontro con gli ambasciatori stranieri a Teheran che il suo Paese ha informato gli Stati Uniti che i suoi attacchi contro Israele saranno "limitati" e per autodifesa.
Intanto, i leader del G7 "hanno sottolineato l'esigenza di evitare un'ulteriore escalation, invitando le parti ad astenersi da azioni volte ad acuire la tensione nella Regione. A tale scopo, i G7 hanno rivolto un appello per porre fine alla crisi a Gaza attraverso la cessazione delle ostilita' e il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas. Hanno infine garantito la prosecuzione dell'aiuto umanitario verso la popolazione palestinese". Il comunicato stampa al termine del summit dei 7 Grandi convocato questa mattina dalla premier Meloni e tenutosi nel pomeriggio fa riferimento "alla dichiarazione congiunta che condanna fermamente il lancio di droni e missili dall'Iran, ribadendo pieno sostegno alla sicurezza di Israele".
Va nella direzione della strategia invocata dall'Italia con il presidente del Consiglio Giorgia Meloni che subito dopo l'attacco di Teheran contro Israele si e' attivata sul fronte diplomatico per far si' che il conflitto in Medio Oriente non si allarghi e che si lavori subito ad abbassare la tensione. La dichiarazione dei leader del G7 contiene inoltre anche un messaggio all'Iran che "ha compiuto ulteriori passi verso la destabilizzazione della regione e rischia di provocare un'escalation regionale incontrollabile. Questo - l'invito - deve essere evitato. Continueremo a lavorare per stabilizzare la situazione ed evitare un'ulteriore escalation. In questo spirito, chiediamo che l'Iran e i suoi alleati cessino i loro attacchi, e siamo pronti - l'avvertimento - ad adottare ulteriori misure ora e in risposta a ulteriori iniziative destabilizzanti". Si gioca su un doppio filo la gestione della situazione in Medio Oriente, dopo la mossa dell'Iran che viene condannata "inequivocabilmente e nei termini piu' forti" per "l'attacco diretto e senza precedenti contro Israele". I leader mondiali occidentali innanzitutto esprimono "solidarieta' e sostegno a Israele e al suo popolo" e riaffermano "l'impegno per la sua sicurezza". L'Italia che ha la presidenza di turno del G7 rimarca come la soluzione alla crisi debba essere diplomatica, l'auspicio e' che non ci siano ulteriori conseguenze dopo la pioggia di droni e missili fermata da Tel Aviv grazie anche al sostegno di Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia. Ed e' proprio il presidente americano Joe Biden che oltre ad aver annunciato la convocazione del G7 si e' speso per frenare una reazione immediata da parte di Israele.
Ma la preoccupazione per quanto puo' succedere nei prossimi giorni resta fortissima. Con la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen che esplicita la possibilita' di mettere in campo "ulteriori sanzioni contro l'Iran, in stretta collaborazione con i nostri partner, in particolare, sui programmi di droni e missili". Ma l'obiettivo, perseguito anche dal governo italiano, e' quello di puntare alla cautela. "Questa sera arrivano segnali incoraggianti sia da Teheran che da Gerusalemme, mi pare sia stato accolto l'invito del G7 a essere prudenti", il bilancio a fine giornata del ministro degli Esteri e vicepremier Tajani. "La diplomazia occidentale - dice il responsabile della Farnesina - e' al lavoro". Il messaggio inviato alle parti in causa nel conflitto e' quello di "non avviare operazioni militari", con Israele "che ha deciso di non avviare attacchi ed ha sospeso l'attacco a Rafah" l'Iran che ha concluso "l'operazione di risposta all'attacco di Israele contro il consolato iraniano in Siria". "Non e' una situazione facile", ha ammesso nel pomeriggio il segretario di Forza Italia, anche perche' il timore e' legato anche a quanto accade nel mar Rosso ("Ho chiesto al ministro degli Esteri iraniano Amir-Abdollahian di farsi parte diligente presso gli Houthi per far si' che non attacchino le navi mercantili italiane", ha sottolineato Tajani) e per il rischio di azioni di singoli 'lupi solitari' su obiettivi sensibili (il ministro dell'Interno Piantedosi ha convocato per domani alle 15, al Viminale, il Comitato nazionale dell'Ordine e della sicurezza pubblica). In Italia l'invito a evitare la destabilizzazione ulteriore in Medio Oriente e' 'bipartisan'. Condiviso, tra l'altro, dalla segretaria dem Elly Schlein che ha chiamato il presidente del Consiglio in giornata per offrire la "collaborazione" del Pd nell'interesse dell'Italia". La richiesta dell'opposizione e' che l'esecutivo riferisca in Parlamento al piu' presto. E gia' domani, alle 20, i ministri degli Esteri e della Difesa, Tajani e Crosetto, saranno in audizione alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato per riferire sulla situazione mediorientale.