AGI - Le minacce dell'Isis sulle partite di Champions League riaccendono le preoccupazioni sulla sicurezza dei grandi eventi sportivi, il più importante dei quali è l'Olimpiade di Parigi programmata dal 26 luglio all'11 agosto. Il primo attacco terroristico risale all'Olimpiade di Monaco del 1972; gli ultimi rimontano ai dintorni dello Stade de France il 13 novembre 2015, nella notte del Bataclan.
5-6 settembre 1972. Monaco di Baviera. Un gruppo di terroristi palestinesi entra nel villaggio olimpico, sequestra alcuni atleti israeliani e tenta la fuga. L'intervento della polizia, che non disponeva di forze speciali, si risolve in un bagno di sangue. Alla fine, i morti furono 17: 11 atleti israeliani, 5 terroristi, 1 poliziotto tedesco. La Germania fu pesantemente criticata per come ha gestito la crisi. Il Comitato olimpico internazionale fu al centro delle polemiche per il suo silenzio sulla vicenda. Le scuse ufficiali, per dire, sono arrivate soltanto nel 2022, durante una cerimonia di commemorazione a Tel Aviv. Cinquant'anni dopo.
27 luglio 1996. Atlanta. Ancora un attentato alle Olimpiadi, al Centennial Olympic Park di Atlanta, nel quale una persona rimase uccisa e altre 111 ferite; un'altra persona in seguito morì di infarto. A compierlo, un estremista che si batteva contro l'aborto, Eric Rudolph. Arrestato solo nel maggio del 2003. Dopo essere stato considerato un eroe, la guardia giurata Richard Jewell che aveva scoperto la bomba fu a lungo indagata dall'FBI e sottoposto a un linciaggio mediatico.
8 gennaio 2010. A Cabinda, la nazionale di calcio del Togo fu attaccata da colpi di mitragliatrice durante la Coppa d'Africa. Morirono l'autista del bus e due membri dello staff togolese: Abalo Amelete, l'allenatore in seconda, e Stanislas Ocloo, l'addetto stampa. Diversi giocatori rimasero feriti, anche gravemente. Il portiere Kodjovi Obilale, ad esempio, non si è più ristabilito completamente e ha dovuto abbandonare la carriera professionistica.
15 aprile 2013. Boston. Attentato alla maratona. Due bombe furono piazzate a pochi metri dal traguardo: tre morti e 264 feriti. A compiere l'attentato sono stati due fratelli di origine cecena: Tamerlan e Dzhokhar Tsarnaev.
13 novembre 2015. Parigi. La notte del Bataclan (137 morti inclusi 7 degli attentatori e 416 feriti di cui 99 gravi) comincia con una bomba. Alle 21:20 prima esplosione davanti al ristorante Events nei pressi dell'ingresso D dello Stade de France, venti minuti dopo l'inizio della partita amichevole fra le nazionali di calcio di Francia e Germania; nello stadio vi sono 80.000 spettatori, tra i quali il presidente della Repubblica francese Francois Hollande, il presidente dell'Assemblea Nazionale Claude Bartolone e il ministro degli affari esteri tedesco Frank-Walter Steinmeier. Per non aggravare la tensione, la partita prosegue; l'esplosione causa un morto, Manuel Dias, oltre all'attentatore, identificato col nome di battaglia di Ukashah Al-Iraqi. Alle 21:30 seconda esplosione davanti a un fast food Quick nei pressi dell'ingresso H dello Stade de France (nessun morto a parte l'attentatore, identificato col nome di battaglia di Ali al-Iraqi). Alle 21:53 la quarta esplosione della notte da incubo di Parigi presso un McDonald's situato a circa 400 metri dallo Stade de France (nessun morto oltre all'attentatore Bilal Hadfi, 11 feriti gravi).