AGI - "Abbiamo identificato 821 reti criminali più pericolose attive oggi nell'Ue. Sappiamo chi sono, come sono organizzate, in che attività criminali sono impegnate, come e dove agiscono, con chi operano, con quali altre reti competono e quali contromisure usano contro le autorità giudiziarie e la polizia. Oggi possiamo dire che la valutazione di Europol ha reso visibile l'invisibile". Lo ha dichiarato la direttrice esecutiva di Europol, Catherine De Bolle, nella conferenza stampa di presentazione del report sulla mappatura delle reti criminali nell'Ue.
"È un fatto che la sicurezza interna dell'Unione europea è minacciata da reti criminali che danneggiano la nostra società. Queste 821 reti criminali più pericolose e i loro 25 mila membri commettono crimini per profitto e sono capaci di operare in più Paesi contemporaneamente. Sono attive in un'ampia area criminale, dal traffico di droga alle frodi, dai crimini contro il patrimonio al traffico di migranti o tratta di esseri umani, la metà di loro è coinvolta nel traffico di droga. Raggruppare questi gruppi attorno a caratteristiche predefinite come è stato fatto in passato non è più possibile e non rifletterebbe la realtà. Il report di Europol ha decodificato i fondamentali delle reti criminali più pericolose e queste reti sono agili, senza confini, hanno il controllo e sono distruttive", ha precisato.
"Le reti criminali ottimizzano le loro opportunità nel mondo legale: l'86% delle reti criminali più pericolose usa la struttura dell'economia legale", ha aggiunto la direttrice dell'Europol.