AGI - Sette membri del Corpo delle Guardie della Rivoluzione iraniane, due comandanti e cinque ufficiali, sono periti nell'attacco attribuito a Israele contro il consolato iraniano a Damasco. A confermarlo sono gli stessi "Pasdaran" che, secondo il New York Times, stavano incontrando alcuni membri della Jihad Islamica palestinese.
Secondo l'Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, una Ong con sede a Londra e una rete di collaboratori sul posto, l'attacco ha ucciso tra gli altri Mohammad Reza Zahedi e Mohammad Hadi Haji Rahimi, rispettivamente comandante della Forza Quds delle Guardie rivoluzionarie iraniane in Siria e Libano, e il suo vice, insieme al direttore del suo ufficio e a due consiglieri. L'Osservatorio aveva fornito un bilancio di otto vittime.
Hossein Akbari, ambasciatore iraniano in Siria, è uscito illeso dall'attacco. Una fonte militare anonima ha detto all'agenzia di stampa ufficiale siriana Sana che l'attacco del "nemico israeliano" all'edificio del consolato iraniano a Damasco "ha completamente distrutto l'edificio e ha colpito tutti all'interno", causando "morti e feriti" all'interno del consolato, senza fornire ulteriori dettagli.
Teheran: risponderemo duramente
Akbari, ha assicurato che Teheran risponderà "duramente" a Israele per l'attacco, al quale sostiene di aver assistito dalla finestra della sua residenza. Secondo il diplomatico il consolato è stato attaccato da "sei missili lanciati da aerei F-35". "Il regime sionista (Israele) sta agendo contro il diritto internazionale, quindi riceverà una dura risposta da parte nostra", ha detto Akbari alla televisione di stato iraniana, in collegamento da Damasco.
Il ministro degli Esteri iraniano ha invitato "la comunità internazionale" a fornire "una risposta seria" al raid. Durante una telefonata con il suo omologo siriano, il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amir-Abdollahian "ha sostenuto che l'attacco a una dependance dell'ambasciata iraniana a Damasco è una violazione di tutti gli obblighi e le convenzioni internazionali, ha incolpato il regime sionista delle conseguenze di questa azione e ha sottolineato la necessità di una seria risposta da parte della comunità internazionale a tali azioni criminali", si legge in una dichiarazione del ministero.
"Ferma condanna" di Mosca
Il governo russo ha accusato Israele di aver effettuato un attacco "inaccettabile" contro una sede diplomatica iraniana in Siria. "Condanniamo fermamente questo attacco inaccettabile contro la missione consolare iraniana in Siria", ha dichiarato il ministero degli Esteri in un comunicato.
"Chiediamo alla leadership israeliana di fermare gli atti provocatori di violenza armata contro il territorio della Siria e i Paesi vicini", ha concluso il ministero, avvertendo del rischio di "conseguenze estremamente pericolose" per la regione.
Per il Nyt l'obiettivo era un incontro tra Pasdaran e Jihad islamica
L'attacco al consolato iraniano a Damasco puntava a un "incontro segreto" tra alti funzionari dell'intelligence iraniana, la Forza al-Quds, e uomini della Jihad islamica, riuniti per discutere della guerra a Gaza. Lo ha riferito una fonte delle Guardie della Rivoluzione iraniana al New York Times. Stando a fonti israeliane, l'edificio attaccato non era un ufficio diplomatico ma un quartier generale dei 'pasdaran,' quindi un obiettivo militare.
Nell'attacco, secondo una nota diffusa a Teheran dalle stesse Guardie della Rivoluzione, sono rimasti uccisi almeno tre generali della Forza al-Quds iraniana, il servizio militare e di intelligence esterno del Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica, insieme ad altri quattro ufficiali delle Guardie Rivoluzionarie. Si è trattato dunque di uno degli attacchi più letali della guerra sotterranea tra Israele e Iran.