AGI - Nuovi guai per l'ex presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ora accusato di aver passato due notti a febbraio presso l'ambasciata ungherese a Brasilia. Secondo il New York Times, che ha rivelato il soggiorno, supportando la notizia con immagini di videosorveglianza, l'ex leader dell'estrema destra si "nascondeva" per sfuggire alla giustizia. Quattro giorni prima, l'8 febbraio, i giudici del tribunale superiore, titolari delle indagini a carico dell'ex leader, avevano sequestrato il suo passaporto e gli avevano intimato di non lasciare il Brasile. "Notizie false", hanno fatto sapere i suoi avvocati che in un comunicato hanno affermato che il loro cliente è stato "ospitato per due giorni" nell'ambasciata di un "paese amico".
Sempre secondo i legali, Bolsonaro si sarebbe recato lì "su invito" delle autorità ungheresi, con l'unico scopo di "discutere il contesto politico dei due Paesi". Le immagini di videosorveglianza pubblicate dal New York Times mostrano l'ex presidente entrare nell'ambasciata ungherese la sera del 12 febbraio e uscirne il 14 nel pomeriggio. Ieri sera il ministero degli Affari Esteri brasiliano ha chiesto "spiegazioni sulla sistemazione dell'ex presidente", e l'ambasciatore ungherese ha trascorso venti minuti nella sede della diplomazia brasiliana, secondo una fonte governativa di Brasilia. Intanto il giudice della Corte Suprema Federale, Alexandre de Moraes, ha concesso all'ex presidente un "termine di 48 ore" per spiegarsi, hanno riferito all'Afp diverse fonti giudiziarie.
L'ex leader di estrema destra intendeva "fuggire per paura di essere processato per i suoi crimini, di essere condannato e imprigionato", ha accusato sui social network Gleisi Hoffmann, presidente del Partito dei Lavoratori di Lula. Un deputato dello stesso partito, Lindbergh Farias, ha addirittura annunciato di aver contattato l'ufficio della Procura Generale della Repubblica per chiedere la "prigione preventiva" di Bolsonaro. "Questa permanenza nell'ambasciata suggerisce che l'ex presidente stesse cercando di approfittare della sua amicizia con un altro leader di estrema destra per sfuggire al sistema giudiziario brasiliano", ha detto il parlamentare. Nel loro comunicato stampa, gli avvocati di Jair Bolsonaro hanno ricordato che "è risaputo che l'ex presidente ha un buon rapporto con il primo ministro ungherese".
Dichiarato non idoneo lo scorso giugno per aver diffuso false informazioni sul sistema brasiliano di urne elettroniche, Bolsonaro, 69 anni, ha visto stringersi il cappio giudiziario dopo la sua sconfitta contro Lula. La settimana scorsa la polizia federale ha raccomandato il suo rinvio a giudizio in un caso di falsificazione di certificati di vaccinazione contro il Covid-19. L'ex leader è anche nel mirino della giustizia per la presunta appropriazione indebita di doni ricevuti da paesi stranieri, compresi gioielli offerti dall'Arabia Saudita.