AGI - Nulla di nuovo sul fronte della felicità: la Finlandia si mantiene salda nella prima posizione della classifica dei luoghi più ameni in cui vivere e l'Afghanistan non riesce a muoversi dall'ultima. Il World Happiness Report 2024 assegna all'Italia un modesto 41esimo posto - appena sopra il Guatemala ma parecchio sotto il Kosovo e la Romania, solo per citarne due. Il rapporto, che si basa su indagini effettuate in 143 paesi e la cui pubblicazione coincide con la Giornata internazionale della felicità, si concentra quest'anno per la prima volta sull'analisi della felicità nelle diverse fasi della vita.
Gli autori sottolineano che la felicità è tradizionalmente associata alla giovinezza e la vecchiaia è considerata una fase della vita meno felice, ma la realtà attuale smentisce queste idee. "Il trend positivo globale della soddisfazione di vita" tra i 15 e i 24 anni si è interrotto con la pandemia di coronavirus, afferma lo studio, frutto di una collaborazione tra Gallup, l'Oxford Wellbeing Research Centre, il Sustainable Development Solutions Network dell'ONU e l'ONU. Comitato editoriale del World Happiness Report (WHR).
Dal 2006 al 2010, la felicità nella fascia di età compresa tra i 15 e i 24 anni è diminuita notevolmente in Nord America, "al punto che i giovani sono meno felici degli anziani", ed è diminuita anche in quella fascia, sebbene meno bruscamente, in Europa occidentale, afferma il rapporto. Al contrario, la felicità a tutte le età è aumentata notevolmente nell'Europa centrale e orientale, tanto che "i giovani sono ora ugualmente felici in entrambe le parti d'Europa". Anche i paesi dell'ex Unione Sovietica e dell'Asia orientale hanno registrato notevoli aumenti della felicità a tutte le età, mentre nell'Asia meridionale, nel Medio Oriente e nel Nord Africa, al contrario, è diminuita.