AGI - L'Unione Europea ha annunciato un pacchetto di prestiti, sovvenzioni e accordi di cooperazione energetica con l'Egitto da 7,4 miliardi di euro. Lo ha riferito ai cronisti un alto funzionario della Commissione Europea. Obiettivo degli accordi è ottenere la cooperazione del Cairo nella gestione dei flussi migratori irregolari.
Gli accordi verranno siglati oggi dal presidente egiziano, Abdel Fattah Al Sisi, e dalla presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, a capo di una missione congiunta europea alla quale partecipano la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, il primo ministro belga e presidente di turno del Consiglio dell'Unione Europea, Alexander De Croo, il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, e i primi ministri di Grecia e Cipro, ovvero altri due Paesi interessati dalla rotta migratoria mediterranea, Kyriakos Mitsotakis e Nikos Christodoulidis.
Un Paese stretto tra due conflitti
L'Egitto è stretto tra il conflitto nella striscia di Gaza a Est, il perenne caos libico a Ovest e la guerra civile che da un anno strazia il Sudan a Sud. Il Paese, che versa in una grave crisi economica, ospita, secondo l'Organizzazione Mondiale per le Migrazioni, circa nove milioni di rifugiati, tra cui quattro milioni di sudanesi e un milione e mezzo di siriani. "L'Egitto è un paese critico per l'Europa oggi e per i giorni a venire", ha affermato il funzionario della Commissione, che ha voluto restare anonimo e ha sottolineato la "posizione importante dell'Egitto in un'area molto difficile, al confine con la Libia, il Sudan e la Striscia di Gaza".
Il funzionario dell'Ue ha affermato che l'accordo comprende iniziative su "sicurezza, cooperazione antiterrorismo e protezione dei confini, in particolare quello meridionale" con il Sudan. L'accordo fa seguito ad altre intese che l'Ue ha siglato con Libia, Tunisia e Mauritania per arginare il flusso di migranti irregolari attraverso il Mar Mediterraneo.
Una profonda crisi economica
L'Egitto è la nazione più popolosa del mondo arabo e ha urgente bisogno di sostegno finanziario a causa di una grave crisi economica segnata da un ingente indebitamento e da un'inflazione in rapida crescita. Il Fondo Monetario Internazionale questo mese ha concordato un pacchetto di prestiti da 8 miliardi di dollari dopo che il Cairo ha applicato un tasso di cambio flessibile e aumentato i tassi di interesse.
Nei mesi scorsi il Cairo ha inoltre avviato le trattative per un accordo da 24 miliardi di dollari con gli Emirati Arabi Uniti per lo sviluppo del Sinai e sta negoziando intese economiche per decine di miliardi di dollari tese a modernizzare il canale di Suez. L'accordo con l'Ue prevede cinque miliardi di euro di prestiti, 1,8 miliardi di euro di investimenti e centinaia di milioni per progetti bilaterali, anche relativi alle migrazioni.
L'economia egiziana, dominata da imprese legate al settore militare e focalizzata su costosi megaprogetti infrastrutturali, è stata duramente colpita da una serie di recenti shock economici, tra cui l'impatto della pandemia di Covid sul turismo, l'aumento dei prezzi dei prodotti alimentari legato al conflitto in Ucraina e gli attacchi dei ribelli Houthi dello Yemen alle navi nel Mar Rosso, che hanno ridotto le entrate del canale di Suez. Il debito estero dell'Egitto è salito a 164,7 miliardi di dollari, e si prevede che il costo del suo servizio raggiungerà i 42 miliardi di dollari quest'anno.