AGI - I russi hanno iniziato a recarsi alle urne sotto l'intensificarsi dei bombardamenti ucraini. I seggi per le presidenziali che senza alcun dubbio porteranno alla rielezione di Vladimir Putin per un nuovo mandato sono stati aperti alle 8 locali di venerdì (le 21 di ieri in Italia) nella penisola di Kamchatka e Chukotka, due remote regioni situate nell'estremo oriente della Russia. E chiuderanno domenica alle 20 (le 19 in Italia) a Kaliningrad, un'enclave russa all'interno dell'Ue. Alle 7 ora italiana di oggi, i seggi erano aperti in tutto il Paese che conta ben undici fusi orari. Si vota anche nei territori occupati dalla Russia in Ucraina e in Transnistria, territorio separatista filo-russo in Moldavia.
Poco prima dell'inizio delle elezioni, Vladimir Putin, al potere da 24 anni, ha esortato i suoi connazionali a non "deviare dal percorso" e a votare "patriotticamente" in questi tempi "difficili".
L'uomo forte del Cremlino si trova di fronte a tre candidati senza prospettive che non si oppongono nè all'offensiva in Ucraina nè alla repressione che ha sradicato ogni opposizione e che è culminata con la morte in carcere a metà febbraio del principale oppositore, Alexei Navalny. L'unico vero avversario che ha tentato di correre, Boris Nadejdine, si è visto respingere la candidatura.
La vedova di Navalny, Yulia Navalnaia, che ha promesso di continuare la sua lotta, ha invitato i russi a protestare votando per qualsiasi candidato tranne Putin e ha chiesto ai russi che sostengono l'opposizione di recarsi ai seggi elettorali alla stessa ora, domenica alle 12, per dimostrare di essere numerosi.
Un appello ha provocato un avvertimento da parte della procura di Mosca, che ha sottolineato che qualsiasi forma di protesta sarà "punita secondo la legislazione attuale".
La vittoria di Vladimir Putin in queste elezioni, che è indubbia, dovrebbe consentirgli di rimanere al potere fino al 2030: grazie a una revisione costituzionale nel 2020, potrà ricandidarsi e restare fino al 2036, quando avrà 84 anni. Il voto è già stato criticato dagli Stati Uniti, che hanno definito le elezioni "una farsa organizzate nei territori ucraini occupati".
Nella città di Mariupol, nel sud dell'Ucraina, occupata dai russi, i funzionari elettorali giovedì hanno aperto seggi elettorali improvvisati su piccoli tavoli per strada e sui cofani delle auto. Sono stati esposti striscioni con il logo "V" rosso, bianco e blu, uno dei simboli dell'esercito utilizzato come segno di sostegno all'offensiva.
L'Ucraina negli ultimi tre giorni ha aumentato la pressione sulle regioni di confine russe aumentando gli attacchi di droni e le incursioni armate di volontari russi filo-ucraini.
La Guardia nazionale russa ha dichiarato ieri di aver respinto l'assalto di un gruppo di "sabotatori" nei pressi della cittadina di Tiotkino, nella regione di Kursk, al confine con l'Ucraina. Allo stesso tempo, aumentano gli attacchi di droni nelle regioni di confine russe ma anche a centinaia di chilometri dal fronte, poiché Kiev ha promesso ritorsioni per i bombardamenti che l'Ucraina subisce da più di due anni.
Il ministero della Difesa russo ha fatto sapere di aver distrutto cinque droni ucraini e nove missili sulla regione di Belgorod, al confine con l'Ucraina. Altri due droni sono stati neutralizzati sulla regione di Lipetsk, situata a circa 400 km a sud di Mosca. Tre bambini sono stati uccisi in un attacco ucraino a Donetsk, una città nell'Ucraina orientale controllata dalle forze russe, secondo il sindaco filo-russo Alexei Kulemzin.