AGI - Il terreno di scontro tra Cina e Stati Uniti si fa sempre più virtuale con conseguenze sempre più reali. Il tema di TikTok è l'ultimo che vede contrapposti Pechino e Washington e ricorda, per molto versi, quello che nel 2019 vide protagonista il colosso delle telecomunicazioni Huawei, prima bandito dal mercato occidentale degli smartphone e poi da quello delle infrastrutture per il 5G. La Cina ha denunciato i "metodi criminali" con cui il Congresso ha votato per dare maggiore concretezza alla minaccia di vietare TikTok negli Stati Uniti, in nome della sicurezza nazionale. "Se si può usare il cosiddetto pretesto della sicurezza nazionale per escludere arbitrariamente aziende di successo di altri Paesi, allora non esiste più nè equità nè giustizia", ha affermato Wang Wenbin, portavoce del Ministero degli Affari Esteri. "Quando qualcuno vede che un'altra persona ha qualcosa di buono e vuole togliergliela, si è senza dubbio di fronte a metodi criminali", ha aggiunto.
Pechino non ha nascosto la propria irritazione all'indomani dell'adozione da parte della Camera dei Rappresentanti di un disegno di legge che chiede alla branca statunitense di TikTok di interrompere tutti i legami con la casa madre cinese, ByteDance. "Il testo votato dalla Camera dei Rappresentanti americana pone gli Stati Uniti contro il principio della concorrenza leale e le regole internazionali in materia di economia e commercio", ha affermato Wang Wenbin commentando quello che è senza dubbio uno sviluppo importante per il futuro della app in Occidente, anche se l'esito del voto del Senato rimane incerto. "Gli Stati Uniti devono smetterla di fare pressione per escludere ingiustamente le imprese straniere" dal loro mercato, ha dichiarato un portavoce del ministero del Commercio cinese, avvertendo che la Cina "adotterà tutte le misure necessarie" per difendere le sue aziende.
Poco prima della reazione ufficiale cinese, il CEO di TikTok, Shou Zi Chew, aveva invitato i suoi 170 milioni di utenti negli Stati Uniti a reagire. "Fatevi sentire", ha detto su TikTok e sul social X dopo il voto della Camera, "Non smetteremo di difendervi e continueremo a fare tutto ciò che è in nostro potere, compreso l'esercizio dei nostri diritti legali, per proteggere questa straordinaria piattaforma che abbiamo costruito con voi". Il leader ha stimato che la legge mette in pericolo "300.000 posti di lavoro" negli Stati Uniti, minacciando in particolare di privare "le piccole imprese che dipendono da TikTok" di "miliardi di dollari" di entrate.
TikTok è da diversi mesi nel mirino delle autorità americane, con molti funzionari convinti che consenta a Pechino di spiare e manipolare i cittadini americani. Il gruppo cinese contesta aspramente queste accuse, nega di aver trasmesso informazioni alle autorità cinesi e assicura che rifiuterà ogni eventuale richiesta in questa direzione. Il testo della legge, adottato con un'ampia maggioranza di 352 voti su 432, "non vieta TikTok", ha sostenuto il leader dei democratici alla Camera dei Rappresentanti, Hakeem Jeffries.
"Il suo scopo è risolvere i legittimi problemi di sicurezza nazionale e di protezione dei dati legati al rapporto del Partito Comunista Cinese con un social network", ha spiegato. La legge proposta richiede a ByteDance, la società madre di TikTok, di vendere l'app entro 180 giorni, altrimenti verrebbe esclusa dagli app store di Apple e Google negli Stati Uniti. Nessun potenziale acquirente si è ancora fatto avanti ufficialmente. "Questo processo è stato condotto in segreto e il testo è stato presentato con urgenza per una ragione: è un divieto", ha reagito un portavoce di TikTok all'Afp. Il destino del disegno di legge è incerto al Senato, dove personaggi di alto profilo si oppongono a una misura cosi' radicale contro un'app estremamente popolare. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha affermato che, se approvato dal Senato, trasformerà il testo in legge.