AGI - Sono passati più di 40 anni, ma Umberto Pizzi si ricorda bene di quando una foto di Sophia Loren dietro le sbarre del carcere di Caserta la mostrava con espressione triste durante la sua breve reclusione con l'accusa di evasione fiscale. "Era un falso. Quella foto ce l'avevo identica anch'io, era stata scattata sul set del film 'Una giornata particolare'. Ci fu anche un processo che dimostrò la falsità di quella immagine". All'epoca, racconta il decano dei paparazzi all'AGI, era stato necessario ricorrere a un'analisi tecnica. Oggi invece è tutto "molto più facile e più economico": sia falsificare che scoprire i falsi. Il caso della foto della principessa Kate è emblematico: "E' stato un errore, ma la gente ha voglia di pettegolezzo e lei è la futura regina, ha fatto una stupidata, o forse l'ha fatta chi l'ha consigliata".
Quindi le foto false c'erano anche in passato?
"Tutti ci hanno sempre provato, ma ora che il falso nell'informazione ha preso piede con internet e l'intelligenza artificiale, la gente si fa le foto da sola e le falsifica come crede. Ma non si possono pubblicare, diventano fake news, anche fake photo, una fregatura! La scorsa settimana è uscita una rivista allegata a un quotidiano. In copertina c'è una foto di Assange, a prima vista sembra perfetta, ma è troppo perfetta: è fatta con l'intelligenza artificiale. Io sono esperto di foto e me ne sono accorto, ma questo suona come un 'degheio', una campana a morto per noi fotografi: fra poco non so a che cosa serviremo se chiunque può creare l'immagine che vuole".
Lei ha mai falsificato una foto?
"Io ho fatto foto vere che a volte sembravano false e hanno creato scandali, ma non mi sarei mai sognato e non mi sognerò mai di fare una cosa del genere. Uso 'Photoshop' ma solo per tagliare il formato di una immagine, suggerendo che sia verticale oppure orizzontale. Una volta non c'erano questi mezzi, non si falsificava. Ho lavorato per giornali americani che stavano bene attenti per non rischiare risarcimenti costosi alle star di cui pubblicavano le immagini. Ora è facile ed economico trovare e ritoccare foto, ma a me costano fatica e denaro, e mi faccio pagare. In futuro, nessuno comprerà più le nostre foto, ma troveranno tutti esattamente quelle che vogliono. La qualità non interessa e anche se è pari a zero, non gliene importa niente a nessuno".
Questo riguarda anche l'informazione?
"E' a consumo rapido, usa e getta. Una volta si saliva sul metro, penso ai lunghi percorsi di Londra. La mattina si leggeva il giornale del mattino nel tragitto per il lavoro, la sera quello della notte tornando a casa. Oggi si apre il telefono e si ottiene tutto direttamente in tempo reale. Sarà sempre più così a meno che non vengano stabilite leggi severe. Se più del 50% non va a votare significa che non interessa, non c'è coscienza".
Come sarà il futuro della fotografia?
"I fotografi di cronaca sono spariti, io mi sento un elefante in via di estinzione, assieme ad altri quattro o cinque. I giovani che arrivano, spinti dalla storia dei grandi fotografi che ormai non ci sono più, hanno speso magari 10 o 20 mila euro in apparecchi fotografici ma non hanno futuro se le cose vanno avanti così. Non c'è futuro per i fotografi e nemmeno per l'informazione, per i video: dalla guerra vediamo immagini che non si sa se sono vere o no. Bisogna vedere se si hanno le capacità di distinguere e se la società ha interesse di farlo. Fotografi e giornalisti sono nella stessa barca: con un'immagine si dà informazione e chi ha le redini vuole decidere come uscire. Nelle istituzioni ormai tutti hanno i fotografi ufficiali, che fanno quello che gli viene richiesto e lo diffondono gratis per comunicare. Questo è accettato, invece la fotografia dovrebbe essere vera". Il "falso" della principessa Kate ha fatto venire in mente a qualcuno che la sua "mancata suocera", lady Diana, morì proprio per sfuggire alla "caccia fotografica" dei paparazzi, a Parigi.
Lei fu fra i suoi fotografi, che cosa ne pensa?
"Sono due cose differenti: quello che ha fatto Kate è una stupidata; quello di Lady Diana fu una cosa seria, si era lasciata con il marito, viveva un momento di euforia e c'è stato l'incidente. Questo secondo me è uno sbaglio, Kate si è infilata stupidamente in un problema di falsi, non c'è paragone fra le due situazioni".