AGI - La Cina ha accusato gli Stati Uniti di utilizzare le Filippine come una sua "pedina" nel Mar Cinese Meridionale. Negli ultimi giorni si sono verificati diversi incidenti in un'area contesa di quel Mare: in particolare, la guardia costiera filippina ha accusato la controparte cinese di aver provocato collisioni con due delle loro imbarcazioni ieri e di aver ferito quattro membri del suo personale con idranti. Lo scontro è avvenuto vicino alla contesa barriera corallina di Second Thomas, frequente teatro di incidenti. Le Filippine hanno convocato il rappresentante cinese a Manila per dirgli che considera "inaccettabili" queste "azioni aggressive". Da parte sua, Pechino ha accusato le forze filippine, appoggiate da Washington, di aver colpito "deliberatamente" una nave cinese per provocare un incidente dopo la loro "intrusione" nell'area. "La Cina raccomanda agli Stati Uniti di non utilizzare le Filippine come pedina per generare disordini nel Mar Cinese Meridionale", ha risposto Mao Ning, portavoce del ministero degli Esteri cinese. "Le Filippine non devono lasciarsi manipolare dagli Stati Uniti", ha sottolineato durante una conferenza stampa. Dal canto suo, il presidente delle Filippine, Ferdinand Marcos, sta guardando con preoccupazione alle azioni cinesi nel Mar Cinese Meridionale. Riferendosi ai recenti scontri tra i due paesi nelle acque contese, Marcos ha detto di assistere "con grande allarme alle continue manovre pericolose e azioni pericolose che vengono compiute contro i nostri marinai e la nostra guardia costiera".