AGI - La Corte Suprema ha stabilito all'unanimità che Donald Trump è eleggibile, spianando all'ex presidente la strada verso la candidatura alle presidenziali del 2024. L'opinione, pubblicata oggi dopo che la sua uscita era stata annunciata in modo insolito domenica sul sito dell'Alta corte, ha respinto la decisione presa dalla Corte Suprema statale del Colorado di escludere Trump in nome di una norma della Costituzione, approvata dopo la Guerra Civile, che vieta a chi ha giurato sulla Costituzione e partecipa a un'insurrezione di candidarsi per un incarico pubblico. "Poiché la Costituzione - si legge nell'opinione- rende il Congresso, piuttosto che gli Stati, responsabili di applicare la Sezione 3 del 14 Emendamento nei confronti di coloro che occupano e si candidano per incarichi federali, la Corte Suprema del Colorado ha errato nell'ordinare l'esclusione dell'ex presidente Trump dalle primarie presidenziali del 2024". La decisione riguarda tecnicamente la partecipazione alle primarie di Partito repubblicano, ma include il principio più largo della partecipazione del tycoon alle elezioni. Maine e Illinois erano arrivati alla stessa conclusione del Colorado, ma questa decisione della Corte Suprema riguarderà anche loro e tutti gli altri Stati, a guida Democratica, che erano pronti a dichiarare Trump ineleggibile e a sbarrargli la strada. Il tycoon ha commentato con toni trionfalistici sulla sua piattaforma Truth: "Una grande vittoria per l'America", ha scritto. Poco prima, aveva postato un altro messaggio: "9-0 unanime".
La Corte Suprema stabilisce che Donald Trump può candidarsi come presidente e resterà in corsa" per le elezioni del 2024. Dopo la sconfitta alle primarie di Washington, domenica, la capitale ha stavolta consegnato al tycoon una vittoria molto più importante, che arriva alla vigilia del Super Tuesday, la grande tornata delle primarie in cui saranno chiamati domani al voto milioni di americani in quindici Stati e un territorio. Trump ci arriva dopo aver dominato la corsa interna: ha vinto in South Carolina con il 60 per cento dei voti e in Michigan con il 70 per cento. Nikki Haley appare molto lontana.
Dall'Alabama alla California, dal Texas al Massachusetts, saranno 865 i delegati Repubblicani in gioco, un terzo dei 2.429 che eleggeranno alla convention di luglio il candidato alla Casa Bianca. In California si assegnano 169 delegati, in Texas 161, in North CArolina 74. Poi via via gli altri a cominciare da Tennessee (58), Alabama (50) e Virginia (48). Trump ha ottenuto finora 244 delegati e domani dovrebbe fare il grande passo verso la soglia di 1.215, che dà la certezza della nomination. Dopo la sentenza della Corte Suprema, è possibile che l'onda lunga dell'entusiasmo della base trumpiana farà sentire il suo peso ai seggi domani.