AGI - Nikki Haley ha vinto le primarie repubblicane a Washington Dc: è il primo successo per l'ex governatrice della Carolina del Sud e sfidante di Donald Trump per la nomination alle presidenziali di novembre. Nella consultazione tenutasi nei tre giorni del weekend nella capitale Usa, la 52enne ex ambasciatrice all'Onu si è imposta con il 63% dei voti contro il 33% dell'ex presidente. La vittoria è puramente simbolica, dato che in palio c'erano solo 19 dei 2.429 delegati del Grand Old Party in un distretto peraltro a fortissima maggioranza democratica. Ora Haley è a quota 43 delegati contro i 244 di Trump che si è già imposto nei caucus in Iowa e Michigan e nelle primarie in South Carolina, ipotecando il successo alla convention di luglio a Milwaukee dove serviranno almeno 1.215 delegati per vincere.
Anche nel 2016 Trump perse la sfida nella capitale Usa: quella volta a batterlo era stato il senatore della Florida Marco Rubio, poi ritiratosi. La capitale è un feudo democratico e ci sono appena 23mila elettori repubblicani registrati. Nel 2020 Joe Biden conquistò il distretto con il 92% e il miglior risultato di un presidente repubblicano fu il 21% di Richard Nixon nel 1972, quando fu trionfalmente rieletto. Haley è la prima donna a vincere una tornata di primarie repubblicane nella storia degli Stati Uniti, ha sottolineato la portavoce della sua campagna elettorale, Olivia Perez-Cubas. "Non è sorprendente che i repubblicani più vicini alla disfunzione di Washington rifiutino Donald Trump e il suo caos", ha commentato in una nota.
Republicans closest to Washington’s dysfunction know that Donald Trump has brought nothing but chaos and division for the past 8 years. It's time to start winning again and move our nation forward! pic.twitter.com/QMNmcZHYGg
— Nikki Haley (@NikkiHaley) March 4, 2024
Dall'ex presidente è arrivato un commento sprezzante verso Haley, chiamata "cervello di gallina" per aver speso "sforzi e denaro" per un distretto marginale. Poi ribattezzata la rivale "la regina della palude", riferimento al soprannome che Trump ha dato alla capitale degli Stati Uniti accusata di essere popolata solo da repubblicani dell'establishment. Il successo dell'ex ambasciatrice all'Onu, che arriva dopo una serie di nette sconfitte, non cambierà probabilmente la storia di queste primarie del Grand Old Party ma dà coraggio a Haley alla vigilia del Super Tuesday, che vedrà domani le primarie in 16 Stati più un territorio con in palio 865 delegati, il 35,6% del totale. È l'appuntamento elettorale più importante nella stagione delle primarie.