AGI - Ha compiuto 117 anni Maria Branyas, considerata la persona più anziana del mondo, nella sua residenza di Olot (Girona) in Spagna. Branyas da anni non risponde più ai media, ma la sua famiglia manda messaggi attraverso un profilo sulla rete X: "Buongiorno mondo. Oggi compio 117 anni. Sono arrivata fin qui". Il messaggio è accompagnato da una citazione del missionario Pere Casaldaliga: "La vecchiaia è una specie di sacramento. Si perde l'udito, ma si sente di più, perché si ascolta la vita, non i rumori... Alla luce della morte, la vita prende un peso specifico, più definitivo". Branyas ha ricevuto pubblici auguri, tra cui quelli del presidente della Generalitat, Pere Aragones. Maria sa di essere la persona più anziana del pianeta "ma non le importa, dice che non è merito suo", spiega Rosa Moret, la più giovane dei suoi tre figli. Rosa spiega che da quest'estate sua madre ha subito un declino "abbastanza forte", anche se chiarisce che "non soffre affatto e non soffre di alcuna malattia" ha perso la vista, l'udito e ultimamente anche la memoria.
Maria, che non può più camminare da sola, trascorre la maggior parte del giorno seduta in poltrona nella sua stanza dove riceve la visita delle due figlie - suo figlio, che ormai avrebbe compiuto 92 anni, è morto - e di alcuni parenti. "Le visite l'hanno sconvolta, ha bisogno di tranquillità", spiega Rosa. Nata a San Francisco negli Stati Uniti il 4 marzo 1907, Branyas è tornata in Catalogna con la famiglia da bambina, nel 1915, e ha vissuto due pandemie (influenza spagnola e Covid), la Guerra Civile, il dopoguerra, l'epoca franchista e la sua fine. Da quando aveva 92 anni, vive nella residenza di Olot e ha battuto uno dopo l'altro tutti i record. Dal 2023 è la persona vivente più anziana del mondo. Ha problemi di mobilità - è su una sedia a rotelle - e di udito, ma non ha sofferto di malattie gravi - ha superato anche il Covid - il che fa di lei un caso degno di studio. Per questo motivo, il ricercatore Manel Esteller, eminenza nel campo della genetica e direttore dell'Istituto di ricerca sulla leucemia Josep Carreras, alcuni mesi fa ha raccolto campioni dalla super anziana per studiare perché il suo genoma è così resistente alle malattie.
Il suo caso può aiutare gli scienziati a comprendere meglio i meccanismi di invecchiamento del corpo, associati a malattie come il cancro o la demenza.
Secondo il Gerontology Research Group, che si occupa di supercentenari, cioè coloro che hanno compiuto 110 anni, attraverso certificati di nascita e di matrimonio, undici persone, tutte donne, hanno vissuto più a lungo di Maria Branyas, ma sono già morte tutte. Il record di longevità spetta alla francese Jeanne Calment, morta nel 1997, che visse esattamente 122 anni e 164 giorni; la seguono la giapponese Kane Tanaka, che visse 119 anni e 107 giorni, la nordamericana Sara Knauss, con 119 anni e 97 giorni di vita, e la francese Lucile Randon, anch'essa con 118 anni e 340 giorni.