AGI - La navicella spaziale americana Odysseus, Odie o IM-1 per gli amici, è giunta sulla Luna dopo oltre mezzo secolo dalla fine del famoso programma "Apollo" che portò l'uomo sul satellite. Non è però ancora chiaro in che condizioni si trovi: il primo segnale che ha inviato al quartier generale della società privata Intuitive Machines che l'ha progettata e inviata nello spazio con il finanziamento della Nasa, è giunto infatti in ritardo e debole. Gli ingegneri che hanno gestito il volo e l'allunaggio hanno affrontato notevoli problemi di navigazione e il controllo della missione ha avuto difficoltà a comunicare con il velivolo dopo il suo arrivo. "Odie" è la prima navicella spaziale commerciale a riuscire nell'impresa, un mese dopo il fallimento di una precedente missione Usa dello stesso tipo. L'obiettivo di Odysseus è lo studio dell'ambiente lunare del polo sud della Luna nell'ambito del progetto della Nasa di riportarvi una missione con equipaggio alla fine del 2026.
Possiamo confermare senza dubbi che il nostro dispositivo si trova sulla superficie della Luna, e che riesce a trasmettere
La navicella trasporta strumenti scientifici della Nasa ed è poco più alto di 4 metri. È decollato la scorsa settimana dalla Florida ed è entrato mercoledì nell'orbita lunare. L'allunaggio tanto temuto è durato circa un'ora: i laser che avrebbero dovuto permetterne la guida autonoma non si sono attivati, ma le squadre di Intuitive Machines hanno utilizzato uno strumento della Nasa che era stato imbarcato solo in via sperimentale per poi rivelarsi essenziale. Una decina di minuti prima del momento di toccare la superficie lunare la corsa della navicella è stata frenata per la discesa finale, in verticale da 30 metri di altezza. In quella fase, il dispositivo era completamente autonomo. Uno strumento dotato di telecamere, inviato all'esterno della navicella, ha ripreso il grande momento, fino a quando i sei piedi di Odysseus hanno toccato il suolo del satellite.
Your order was delivered… to the Moon! @Int_Machines' uncrewed lunar lander landed at 6:23pm ET (2323 UTC), bringing NASA science to the Moon's surface. These instruments will prepare us for future human exploration of the Moon under #Artemis. pic.twitter.com/sS0poiWxrU
— NASA (@NASA) February 22, 2024
Se l'allunaggio di oggi è il primo in 52 anni per gli Stati Uniti (dopo la fine del programma Apollo nel 1972), India e Giappone sono recentemente riusciti ad arrivare sulla Luna diventando rispettivamente il quarto e quinto Paese a farlo, dopo Unione Sovietica, Usa e Cina. Le società private che ci hanno provato, di Israele, Giappone e Usa, non erano invece finora riuscite nell'impresa e anche la Russia ha fallito un tentativo l'estate scorsa. Il luogo individuato da Intuitive Machines per fare da pista di allunaggio per il suo Odie si trova a circa 300 chilometri dal polo sud della Luna, considerato interessante perché vi si trova acqua ghiacciata, un deposito utilizzabile.
Odysseus’ Terrain Relative Navigation camera captured this image of the Bel’kovich K crater in the Moon’s northern equatorial highlands.
— Intuitive Machines (@Int_Machines) February 21, 2024
It is an approximate 50 km diameter crater with mountains in the center, made when the crater was formed.
(21FEB2024 1750 CST) pic.twitter.com/0egu0NOrKP
La Nasa vorrebbe inviarvi un equipaggio a partire dal 2026 con le missioni Artemide. Per preparare tali missioni, ha inventato questo programma CLPS, Commercial Lunar Payload Services: invece di sviluppare direttamente navicelle per la Luna, l'agenzia spaziale americana ha incaricato società private di trasportare i suoi strumenti scientifici. In questo modo si riducono i costi per l'agenzia statale, si possono fare viaggi piu' frequentemente e si può sviluppare una "economia lunare".