AGI - I ministri degli Esteri dell'Ue, riuniti a Bruxelles, hanno dato il via libera formale alla missione navale Aspides per respingere gli attacchi degli Houthi contro le navi mercantili nel Mar Rosso. "Al Consiglio Affari Esteri Ue abbiamo appena approvato il lancio dell'operazione militare navale Aspides", di cui l'Italia avrà il comando delle forze. "Italia in prima linea per proteggere interessi mercantili e libera navigazione nel Mar Rosso. È un importante passo verso difesa comune europea", ha annunciato il ministro degli Esteri Antonio Tajani su X.
"Abbiamo visto che l'intera economia globale è stata colpita dagli attacchi degli Houthi alle navi civili. Non sono solo le navi europee ad essere ripetutamente messe in pericolo dai missili Houthi nel Mar Rosso, ma ciò colpisce tutte le spedizioni internazionali. Navi dall'Asia, navi dall'Africa. E colpisce soprattutto gli Stati del Golfo perché i loro porti non sono più accessibili. Ecco perché è importante per noi, come Unione europea, dare un contributo alla protezione della navigazione civile nel Mar Rosso con la missione Aspides, che oggi qui concludiamo", ha dichiarato la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, al suo arrivo al Consiglio Esteri. "Per me era importante avviare questa missione perché significa proteggere la nostra navigazione, ma soprattutto rende chiaro che noi, come comunità internazionale, restiamo uniti in caso di attacchi terroristici alla libertà delle rotte marittime. Ecco perché questa missione è importante. Come ogni missione di protezione, si tratta di una missione militare, motivo per cui le diamo mandato. Ciò ovviamente significa che è qualcosa a cui pensare attentamente, ma protegge la spedizione internazionale e rappresenta quindi un contributo importante. Ed è positivo che partecipiamo anche noi con una nave tedesca della fregata Hessen, che partirà nei prossimi giorni", ha aggiunto.
Intanto un cargo battente bandiera del Belize, registrato nel Regno Unito e gestito dal Libano, ha riferito di essere stato attaccato nello stretto di Bab el-Mandeb, che collega il Mar Rosso con il Golfo di Aden. Lo riferisce la società britannica di sicurezza marittima Ambrey, precisando che la nave era diretta a nord, durante il suo viaggio da Khor Fakkan negli Emirati Arabi Uniti a Varna in Bulgaria, quando è avvenuto l'attacco. "La nave parzialmente carica ha rallentato brevemente da 10 a sei nodi e ha deviato la rotta, contattando la Marina di Gibuti, prima di tornare alla rotta e alla velocità precedenti", si legge nella nota. Nella regione negli ultimi mesi i ribelli yemeniti filo-iraniani Houthi hanno avviato una campagna di attacchi contro le navi commerciali, in solidarietà con i palestinesi di Gaza.
Il Comando centrale americano (Centcom) ha riferito di aver "condotto ieri con successo cinque attacchi di autodifesa contro tre missili da crociera, un sottomarino senza pilota (Uuv) e una nave di superficie senza pilota (Usv) nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi appoggiati dall'Iran". "Questo è il primo impiego da parte degli Houthi di un Uuv da quando sono iniziati gli attacchi il 23 ottobre", ha aggiunto il comando militare Usa.Gli attacchi sono avvenuti tra le 15 e le 20 di sabato, ora di Sanaa (13 e 18, ora italiana) e fanno parte di una serie di azioni intraprese dagli Stati Uniti e dai loro alleati contro gli Huthi, mirate a contrastare i ripetuti attacchi dei ribelli appoggiati dall'Iran alle imbarcazioni nel Mar Rosso. I cinque attacchi hanno preso di mira "il primo impiego osservato dagli Huthi di un Uuv (nave sottomarina senza equipaggio) da quando sono iniziati gli attacchi" in ottobre, secondo una dichiarazione del Comando centrale Usa.
Gli Usa hanno poi colpito una nave di superficie senza pilota, essenzialmente un drone galleggiante. Gli altri tre attacchi hanno colpito missili da crociera antinave. Nel frattempo la società di sicurezza marittima Ambrey ha segnalato un nuovo incidente nello stretto strategico di Bab al-Mandeb, in cui domenica una nave mercantile è stata attaccata.
Appello del Qatar: tregua a Gaza per fermare gli Houthi
Gli Houthi cominciano a preoccupare anche il Qatar, al punto che l'emirato ha chiesto un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza non solo per porre fine alle sofferenze dei palestinesi, ma per mettere un freno agli attacchi dei ribelli yemeniti che hanno avuto pesanti conseguenze sul traffico nel Mar Rosso e sulle consegne di merci e idrocarburi. Il ministro dell'Energia del Qatar, Saad al-Kaabi, che è anche amministratore delegato del colosso statale degli idrocarburi QatarEnergy, ha affermato che "la radice del problema" nel Mar Rosso è "l'invasione israeliana di Gaza".