Nuovo Patto di stabilità, trovato l'accordo tra Consiglio e Parlamento europeo
Nuovo Patto di stabilità, trovato l'accordo tra Consiglio e Parlamento europeo

Nuovo Patto di stabilità, trovato l'accordo tra Consiglio e Parlamento europeo

Brahim Maarad
Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo
Arnaud Andrieu/SIPA / AGF - Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo
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Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel
CHINE NOUVELLE/SIPA / AGF - Il presidente del Consiglio europeo Charles Michel
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Sulla base della traiettoria di riferimento, gli Stati membri incorporano quindi il percorso di aggiustamento fiscale, espresso come percorsi di spesa netti nei loro piani strutturali fiscali nazionali a medio termine. I piani, compresi i percorsi di spesa netti, devono pertanto essere approvati dal Consiglio. L'accordo prevede che vengate le deviazioni dai percorsi di spesa netta specifici per Paese. Le nuove regole incoraggeranno ulteriormente le riforme strutturali e gli investimenti pubblici per la sostenibilita' e la crescita. Gli Stati membri potranno chiedere un'estensione del periodo di adeguamento fiscale di quattro anni fino a un massimo di sette anni, se effettuano determinate riforme e investimenti che migliorano la resilienza e il potenziale di crescita e sostengono la sostenibilita' fiscale e affrontano le priorita' comuni dell'Ue. Questi includono il raggiungimento di una transizione equa, verde e digitale, la garanzia della sicurezza energetica, il rafforzamento della resilienza sociale ed economica e, ove necessario, l'accumulo di capacita' di difesa. L'accordo politico raggiunto sul braccio preventivo del quadro di governance economica e' soggetto all'approvazione del Consiglio in seno al Coreper e della commissione per gli Affari economici del Parlamento prima di passare attraverso una votazione formale sia in seno al Consiglio che al Parlamento. Una volta adottato, il testo sara' pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Ue ed entrera' in vigore il giorno successivo. Il regolamento sul braccio correttivo e la direttiva sui requisiti per i quadri di bilancio degli Stati membri richiedono solo la consultazione del Parlamento europeo. L'obiettivo e' quello di adottarli in seno al Consiglio contemporaneamente al braccio preventivo.
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