AGI - Un branco di circa 13 orche è rimasto intrappolato nel ghiaccio alla deriva al largo della costa della penisola di Shiretoko, in Hokkaido, ha dichiarato la guardia costiera locale. Un pescatore ha avvertito che un'orca stava lottando per uscire da una lastra di ghiaccio a circa un chilometro dalla costa della città di Rausu, e l'ONG Wild Pro LLC ha poi confermato che altri animali erano intrappolati. Seiichiro Tsuchiya, membro della Wild Pro LLC, ha trovato i mammiferi mentre faceva ricerche sulla popolazione locale di leoni marini nell'area e ha dichiarato: "Sembravano avere difficoltà a respirare e c'erano tre o quattro cuccioli".
Un grupo de 10 orcas estaban atrapadas en un hueco en medio de hielo a la deriva frente a la costa de Hokkaido, Japón.
— Momentos Virales (@momentoviralx) February 6, 2024
La preocupación crecia ya que era imposible llegar hasta el área y liberar a las ballenas debido al grueso hielo.
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"Il video di un drone conferma che sono 13", ha scritto Wild Pro LLC sul suo account X, prima di riferire che nel 2005 un'orca è rimasta intrappolata su una banchisa nella penisola di Shiretoko, patrimonio mondiale dell'UNESCO per la sua fauna selvatica. L'ONG ha descritto la situazione come triste, ma lo spessore del ghiaccio rende impossibile salvare i mammiferi, poiché le navi della guardia costiera non possono avvicinarsi abbastanza. "Non abbiamo altra scelta che aspettare che il ghiaccio si rompa e che le orche riescano a fuggire", hanno dichiarato le autorità del villaggio di Rausu, secondo quanto riportato dalla NHK. Un'ispezione dell'area effettuata non ha confermato la fuga delle orche.
Ovviamente, il filmato dell'emittente giapponese NHK che documenta un branco di una dozzina di orche assassine intrappolate dal ghiaccio sta facendo il giro del mondo. Le riprese dei droni mostrano le orche ammassate, una vicina all'altra, che sporgono la testa fuori dall'acqua, da un varco nella superficie, e lottano per respirare. Le immagini, che hanno permesso di identificare dei membri più giovani del branco, sembravano evidenziare un po' di sangue alle mascelle, conseguente al potenziale impatto dei tentativi di fuga degli animali. Le immagini sono state casualmente girate dallo stesso Tsuchiya, un esperto di vita marina, mentre conduceva una ricerca sulla popolazione locale di leoni marini. Il filmato, poi diffuso in televisione, ha suscitato un'ondata di preoccupazione dei cittadini e una richiesta di assistenza al governo, che ha inviato sul posto un team di funzionari. Un gruppo ambientalista ha suggerito di utilizzare un rompighiaccio per aiutare a liberare gli animali intrappolati.
Dalle ultime notizie ufficiali di oggi, i funzionari hanno riferito che il loro ultimo viaggio di monitoraggio sembrava mostrare che le balene si erano allontanate dallo spazio. "Crediamo che siano riuscite a fuggire sane e salve", ha detto un funzionario locale della localita' balneare di Rausu, sulla penisola di Shiretoko, sito patrimonio mondiale dell'UNESCO famoso per la sua abbondante fauna selvatica. Secondo i media giapponesi, le orche, a differenza di altre grandi balene, non possono rimanere sott'acqua per troppo tempo e devono riemergere ogni pochi minuti. Il mare al largo dell'Hokkaido orientale, l'isola principale piu' settentrionale del Giappone, e' ricoperto di ghiaccio alla deriva ogni inverno. La quantita' di ghiaccio e' diminuita negli ultimi anni a causa dell'aumento della temperatura del mare causato dalla crisi climatica.
Non e' la prima volta che le orche assassine si trovano in difficolta' nella zona. Nel 2005, diversi mammiferi sono morti dopo essere rimasti intrappolati nel ghiaccio marino al largo di Rausu, un popolare luogo di osservazione delle balene in estate. Shiretoko - che significa "estremita' della terra" - e' il punto piu' basso dell'emisfero settentrionale in cui e' possibile osservare il ghiaccio marino artico. Le origini del ghiaccio si trovano a 1.000 km di distanza, nelle acque gelide del fiume Amur, nell'Estremo Oriente russo. Mentre si dirigono verso sud attraverso il Mare di Okhotsk, i cristalli si trasformano in lastre che si sfregano l'una contro l'altra per formare spesse lastre di ghiaccio bianco-blu. Gli archeologi ritengono che migliaia di anni fa il ghiaccio coprisse un'area abbastanza grande da poter migrare a piedi dall'Asia continentale all'Hokkaido.