AGI - Le forze statunitensi hanno annunciato di aver effettuato attacchi aerei contro cinque missili nello Yemen ieri, il giorno dopo un'ondata di raid aerei statunitensi e britannici nel Paese in risposta agli attacchi dei ribelli Houthi nel Mar Rosso. Le forze armate statunitensi hanno "condotto un attacco di autodifesa" contro "un missile da crociera Houthi da attacco terrestre" e poi contro "quattro missili da crociera antinave, tutti preparati per essere lanciati contro le navi nel Mar Rosso", ha dichiarato il Comando USA per il Medio Oriente (Centcom) sui social network. Washington "ha identificato i missili nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e ha stabilito che rappresentavano una minaccia imminente per le navi della Marina statunitense e per le navi mercantili nella regione", ha aggiunto Centcom.
Sabato, Washington e Londra hanno condotto attacchi aerei contro i ribelli Houthi sostenuti dall'Iran - la loro terza azione militare congiunta in risposta agli attacchi alle navi mercantili nel Mar Rosso.
Video of launches from USS GRAVELY, USS CARNEY, and USS DWIGHT D. EISENHOWER supporting strikes on Iranian-backed Houthi targets pic.twitter.com/EMSkDANoeF
— U.S. Central Command (@CENTCOM) February 4, 2024
Colloquio Blinken - Cameron sulla situazione nel Mar Rosso
Il Segretario di Stato americano Antony Blinken e il ministro degli Esteri britannico David Cameron hanno parlato domenica della situazione in Medio Oriente, un giorno dopo che Usa e Gran Bretagna hanno lanciato una nuova ondata di attacchi contro gli Houthi nello Yemen. Secondo un comunicato del Dipartimento degli Stati Uniti, i due hanno discusso "la situazione nel Mar Rosso e l'azione internazionale per ritenere gli Houthi responsabili dei loro attacchi illegali e sconsiderati alle navi". Cameron, inoltre, ha informato Blinken sui suoi incontri in Israele e in Cisgiordania e ha discusso degli "sforzi in corso per garantire il rilascio di tutti gli ostaggi e per ottenere una pausa umanitaria che consenta una maggiore consegna di aiuti umanitari ai civili di Gaza".
Oggi, dopo due giorni di bombardamenti su strutture delle milizie filo-iraniane in Siria, Iraq e Yemen, il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha avvertito che non sono escluse "ulteriori azioni", che potrebbero avvenire anche in territorio iraniano. Sebbene gli Stati Uniti stiano ancora valutando i risultati di questi attacchi, secondo il governo iracheno e l'ONG Osservatorio siriano per i diritti umani hanno causato 45 morti in entrambi i Paesi, alcuni dei quali civili.