AGI - Hamas sta studiando la proposta di cessate il fuoco e lo scambio di ostaggi con i detenuti palestinesi, promette che risponderà "molto presto" ma allo stesso tempo alza il prezzo e chiede tra gli altri la liberazione di Marwan Bargouthi, lo storico leader dell'intifada palestinese che sta scontando nelle carceri israeliani la condanna a cinque ergastoli.
Ismail Haniyeh, capo del Politburo di Hamas, si è consultato con il segretario generale della Jihad islamica Ziad Nahaleh: i due hanno annunciato che non accetteranno una tregua che non includa "la fine totale dell'aggressione, il ritiro dell'esercito di occupazione dalla Striscia di Gaza e il ritorno degli sfollati ai loro luoghi di residenza", nonché il rilascio dei detenuti da più tempo nelle carceri israeliane.
Osama Hamdan, alto esponente di Hamas a Beirut, ha aggiunto che il gruppo chiede il rilascio anche di quelli che stanno scontando l'ergastolo. Ne ha citati per nome due in particolare: innanzitutto Barghouti, considerato uno dei probabili futuri candidati alla guida dell'Autorità nazionale palestinese, condannato per aver pianificato attentati che uccisero cinque israeliani durante la seconda Intifada. E poi Ahmad Saadat, leader del Fronte popolare per la liberazione della Palestina, che sta scontando una condanna a 30 anni per il suo ruolo nell'assassinio del ministro del Turismo Rehevam Zeevi nel 2001.
Intanto, si va delineando meglio la proposta israeliana per la tregua ed è sul tavolo del governo israeliano: un accordo che potrebbe durare fino a 142 giorni, in cambio del rilascio quotidiano di tutti gli ostaggi detenuti da Hamas; nella fase iniziale, sarebbero liberati 35 ostaggi, donne, anziani e malati, uno al giorno per un periodo di 35 giorni; dopodichè ci sarebbero i negoziati per la seconda fase, circa una settimana e il rilascio graduale degli altri 100 prigionieri, o dei loro cadaveri.
Mentre Israele continua la sua offensiva, la situazione a Gaza si fa ogni giorno più drammatica. Secondo l'Onu, sono almeno 17 mila i bambini nella Striscia rimasti orfani o separati dai genitori in quattro mesi di guerra. In una lettera aperta, centinaia di funzionari europei e americani hanno scritto ai loro governi definendo la guerra di Israele a Gaza come "una delle peggiori catastrofi umane di questo secolo". "È nostro dovere parlare apertamente quando le politiche dei nostri governi sono sbagliate", si legge nella lettera, che denuncia le politiche che "indeboliscono" la "posizione morale" dei loro Paesi nel mondo.
"Israele non ha mostrato limiti nelle sue operazioni militari a Gaza, che hanno provocato decine di migliaia di morti civili evitabili, e il blocco deliberato degli aiuti da parte di Israele ha portato a una catastrofe umanitaria, mettendo migliaia di civili a rischio di fame e morte" , si legge nella lettera, "i nostri governi hanno fornito all'operazione militare israeliana sostegno pubblico, diplomatico e militare. Questo sostegno è stato dato senza condizioni reali o responsabilità e, di fronte alla catastrofe umanitaria, i nostri governi non sono riusciti a chiedere un cessate il fuoco immediato".
Mar Rosso: Houthi, 7 attacchi aerei Usa-Gb nello Yemen
I ribelli Houthi dello Yemen hanno reso noto che gli Stati Uniti e il Regno Unito hanno lanciato almeno sette attacchi aerei contro la provincia di Hajjah, nel nord-ovest dello Yemen, in un nuovo bombardamento contro le posizioni dei ribelli.
La televisione Al Masira, portavoce degli Houthi, ha detto che "l'aggressione americana e britannica" ha effettuato sette bombardamenti contro varie posizioni in Al Jarr, una zona di terreni agricoli da cui i ribelli lanciano spesso missili e droni contro le navi commerciali che transitano per il mar Rosso.